Titolo originale: The Man from U.N.C.L.E.
Paese: USA, Regno Unito
Anno: 2015
Durata: 116 minuti
Genere: Azione, avventura, spionaggio
Soggetto: Adattamento Serie Tv Organizzazione U.N.C.L.E. (1964/1968)
Sceneggiatura: Guy Ritchie, Lionel Wigram
Fotografia: John Mathieson
Montaggio: James Herbert
Musiche: Daniel Pemberton
Scenografia: Oliver Scholl
Costumi: Joanna Johnston
Trucco: Francesco Alberico, Lucy Allen, Jacqueline Bhavnani, Zoe Clare Brown, Rose Crocker e altri
Effetti speciali Vince Abbott, Danilo Bollettini, Paul Clancy, Ryan Conder, Dave Eltham e altri
Produttore: Steve Clark-Hall, John Davis, Peter Eskelsen, Max Keene, Mark Mostyn, Guy Ritchie, Lionel Wigram
Produzione: Warner Bros., RatPac-Dune Entertainment, Wigram Productions, Davis Entertainment
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Sito ufficiale: www.manfromuncle.com
Data di uscita: 02 Settembre 2015 (al cinema)
Il crimine si combatte con fascino e intelletto. Guy Ritchie ci racconta con il suo stile irresistibile una spy story ispirata alla serie TV cult degli anni ’60. Negli anni in cui la Guerra Fredda raggiunge il suo apice, l’agente della CIA Napoleon Solo e quello del KGB Illya Kuryakin sono constretti a mettere da parte le ostilità di vecchia data e allearsi per eliminare una misteriosa organizzazione criminale internazionale. Il loro unico aggancio è la figlia di uno scienziato tedesco scomparso, la sola chiave per infiltrarsi nell’organizzazione e prevenire una catastrofe mondiale.
[b Durante la guerra fredda America e Russia decidono di unire le proprie "intelligenze" per un'importante operazione internazionale. Un agente a stelle strisce dovrà collaborare assieme al proprio corrispettivo sovietico, nonostante la reciproca diffidenza e le ovvie differenze di stile e prospettiva, assieme ad una ragazza che lavora come meccanica nella Germania dell'Est, per impedire a dei villain ricchi, spietati e soprattutto italiani di sconvolgere l'equilibrio geopolitico mondiale con una nuova arma di distruzione di massa.
Che l'attuale era di remake, sequel, reboot e franchise del cinema americano non significhi un calo nelle idee lo hanno già dimostrato diversi film che, nonostante un titolo e personaggi già noti, riuscivano a tracciare archi narrativi autonomi e soprattutto avevano l'ambizione di parlare una lingua diversa dal resto del cinema. Novità a tutti gli effetti mascherate dietro nomi famosi. È il caso anche di Operazione: U.N.C.L.E., lungometraggio prontissimo per uno sfruttamento seriale (se il botteghino lo vorrà), i cui personaggi e il cui intreccio sono presi di peso la serie televisiva degli anni '60 Organizzazione U.N.C.L.E., quando, in piena guerrafredda, la televisione americana reiterava la distanza del proprio paese dal nemico sovietico (e la superiorità del proprio stile di vita) facendo collaborare un agente americano con uno dei rossi.
Nomi e riferimenti di trama a parte non c'è niente in questo nuovo, esaltante, film di Guy Ritchie che ricordi l'originale o che da esso sia mutuato. Non c'è pausa per la creatività del regista dai tagli di montaggio più riconoscibili della scena contemporanea, non c'è pigrizia intellettuale nella sua produzione. Operazione: U.N.C.L.E. ha l'obiettivo commerciale di lavorare sull'appeal dell'ambientazione anni '60 e Ritchie la sfrutta al massimo, esagerando fino ad arrivare dalle parti dell'iperbole fumettistica (è la seconda volta dopo il suo Sherlock Holmes steampunk) ma senza sacrificare per questo la godibilità, anzi. Ritchie sembra aver capito bene come, se intrattenimento deve essere, il suo film debba essere pronto a ridere di sè assieme agli spettatori, rispettare determinati canoni senza diventare una parodia ma essere conscio della propria dimensione dolcemente fuori dal tempo, fino a farne un pregio. In questa maniera riesce a far passare nelle maglie di un racconto asciugato al massimo (sembra partire a trama già iniziata e lavora di grandi ellissi invisibili per raccontare la sua storia in maniera indiretta mostrando quasi sempre, almeno fino a prima del gran finale, le conseguenze invece dell'azione) personaggi e ambientazioni che da "d'epoca" diventano fieramente vintage: artificiali, ricostruiti, esagerati nella loro adesione al proprio stereotipo.
Per Operazione: U.N.C.L.E. Ritchie rinuncia anche alle convenzioni che contraddistinguono il proprio cinema ma non smette di sperimentare con il montaggio, rivoltando le convenzioni dello stile "invisibile" hollywoodiano per arrivare al medesimo fine (un film che si svolge sotto i nostri occhi dando l'impressione che nessuno lo abbia assemblato, tanto appare "naturale" il suo flusso) tramite una diversa tecnica, una al ribasso, minimalista e in sottrazione, che leva scene là dove altri ne aggiungerebbero, contando di mantenere intatta la comprensibilità grazie alla precisione degli affiancamenti creati dal montaggio.
Essenziale e rapidissimo Operazione: U.N.C.L.E. guarda retrospettivamente la contrapposizione tra America e Russia con il senso del ridicolo moderno, ridendo delle piccolezze e di quelle lotte tra agenzie governative segrete che nel cinema di spionaggio di quegli anni erano invece trattate come svolte narrative serie. Tutto è da ridere per il film, nulla è serio; tutto è una farsa come l'immaginaria costiera campana dove è ambientata buona parte del film. Tutto tranne il piacere epidermico di un cinema d'intrattenimento di massa capace di raffinare la propria forma fino all'estremo, finalmente consapevole del proprio ruolo e capace di portare a termine il compito affidatogli dagli studios con autoironia e grande personalità. Il medesimo spirito che si riflette anche nella maniera in cui sono diretti i protagonisti, mai così credibili nella propria carriera, nel proprio apparire manichini che si muovono in un mondo di finzione. Bastino l'understatement estremo dei movimenti controllati di Henry Cavill, la maniera in cui è inquadrato il fisico granitico e "immobile" di Armie Hammer o l'introduzione di un corpo sorprendente come Elizabeth Debicki nel ruolo del villain. È la seconda volta che la vediamo in un film di primo piano dopo Il grande Gatsby e di nuovo è una scoperta. Finalmente un'attrice che non si rassegna a somigliare alle altre, che pare reinventare ogni cosa che fa da capo dandogli di nuovo un senso. [/b]
Code:
Generale
Nome completo : Operazione.U.N.C.L.E.2015.iTALiAN.AC3.BRRip.XviD-TTN[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,45 GiB
Durata : 1o 56min
Bitrate totale : 1.778 Kbps
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced
[email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263)
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1o 56min
Bitrate : 1.323 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 23,976 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.252
Dimensione della traccia : 1,08 GiB (74%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Estensione modo : CM (complete main)
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 1o 56min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 448 Kbps
Canali : 6 canali
Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE
Frequenza campionamento : 48,0 KHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 373MiB (25%)
Allineamento : Audio allineato
Durata intervallo : 64 ms (1,53 frame)
Intervallo pre caricamento : 192 ms
Titolo : 448kbps