Titolo album: La rivoluzione sta arrivando
Artista: Negramaro
Anno: 25 Settembre 2015
Durata: 54 minuti e 14 secondi
Genere:Pop
Dischi: 1
Tracce: 12
Produttore: Negramaro
Etichetta: Sugar S.r.l., Warner Music Italy
01 - La rivoluzione sta arrivando 04:55
02 - Sei tu la mia città 04:13
03 - Il posto dei santi 04:10
04 - Attenta 04:40
05 - Se io ti tengo qui 04:21
06 - Lo sai da qui 04:45
07 - Tutto qui accade 04:10
08 - L'ultimo bacio 04:22
09 - Ma quale miracolo 04:20
10 - Danza un secondo 03:23
11 - Onde 04:05
12 - L'amore qui non passa 05:00
I Negramaro sono: Giuliano Sangiorgi (voce e chitarre); Emanuele Spedicato (chitarre); Ermanno Carlà (basso); Danilo Tasco (batteria); Andrea Mariano (pianoforte e sintetizzatori); Andrea De Rocco (campionatore). Sono sei musicisti nati e cresciuti in provincia di Lecce. Iniziano a farsi notare suonando dal vivo e aprendo concerti di Rasmus, Negrita e Afterhours. Nel 2001 sono fra i dieci finalisti del concorso Brand New Talent di MTV e nello stesso anno vincono il Tim Tour. A fine febbraio 2003 esce l’album di debutto NEGRAMARO su etichetta Sugar, dal quale vengono tratti due videoclip (“Solo” e “Mono”) firmati dal regista californiano Kal Karman.
Dopo un tour estivo, i Negramaro tornano in sala d’incisione nel febbraio 2004 per l’album 000577, realizzato con la collaborazione di Corrado Rustici (Andrea Bocelli, Zucchero, Elisa, Eric Clapton, Sinéad O’Connor), per i brani “Evidentemente”, “Es-senza”, “Scusa se non piango” e “Come sempre”. Quest’ultimo viene scelto da Alessandro D’Alatri per lo spot celebrativo del cinquantesimo anniversario della RAI.
MENTRE TUTTO SCORRE esce il 4 marzo 2005, anticipato dall’omonima canzone presentata al Festival di Sanremo, che è anche la title track del film “La febbre” di Alessandro D’Alatri. Dopo un successo estivo con il brano “Estate”, intraprendono un tour nei palazzetti che culmina con un tutto esaurito al Forum di Milano a marzo 2006, ripreso per diventare un DVD.
L’8 giugno 2007 i Negramaro pubblicano il quarto album, LA FINESTRA. Per inciderlo, la band trascorre tre mesi a Sausalito in California per dare maggiore respiro internazionale al proprio lavoro supervisionato da Corrado Rustici. Il disco è anticipato dall'uscita del singolo “Parlami d’amore” con la quale il gruppo il Festivalbar. Seguono “L’immenso” e “Cade la pioggia” a cui partecipa Jovanotti. Nello stesso anno la band è protagonista del documentario di Dario Baldi e Davide Marengo “Dall’altra parte della luna” – retrospettiva del loro percorso musicale dagli inizi fino al successo – presentato anche alla Mostra del cinema di Venezia.
Alla fine del 2007 Giuliano, il frontman del gruppo, duetta con Dolores O’Riordan in “Senza fiato”, brano scritto a quattro mani dai due cantautori su musiche di Paolo Buonvino per la colonna sonora del film “Cemento armato”. Il 31 maggio 2008 i Negramaro suonano a San Siro, prima band italiana a calcare questo prestigioso palco e portano nel prestigioso tempio del calcio oltre 40.000 persone. Il 16 novembre 2010 esce CASA 89, il quinto album della band salentina. Sedici canzoni, tra le quali si segnalano il singolo "Sing-hiozzo" e "Basta così" cantata con Elisa. All'inizio del 2011 i Negramaro curano la colonna sonora del film di Michele Placido "Vallazasca - Gli angeli del male". Nel novembre 2012 esce la prima raccolta della band, UNA STORIA SEMPLICE, un doppio CD contenente ventiquattro successi e sei inediti subito disco di platino e al primo posto in classifica. Nel 2014 i Negramaro interpretano la canzone-inno della partecipazione dell’Italia ai mondiali di calcio brasiliani: è la cover di “Un amore così grande”, già interpretata da Mario Del Monaco e Claudio Villa.
Nel 2015 arriva un nuovo album di inediti, LA RIVOLUZIONE STA ARRIVANDO.
Discografia essenziale:
2003 - Negramaro
2003 - 000577
2005 - Mentre tutto scorre
2007 - La finestra
2008 - San Siro
2010 - Casa 69
2012 - Una storia semplice
2015 - La rivoluzione sta arrivando
Sito ufficiale dei Negramaro: http://www.negramaro.com/
L'atmosfera è sospesa tra il blues e il gospel, la voce di Sangiorgi si fa profonda, mentre sullo sfondo un pianoforte, un organo e un coro eseguono una melodia celestiale: "Non ero forse io quello che non sapeva mai, non ero forse io sempre a sbagliare?". E' la fine della prima strofa di "L'ultimo bacio" ed è il momento migliore del nuovo album in studio dei Negramaro, "La rivoluzione sta arrivando", primo lavoro della band in cinque anni ad essere composto da soli brani inediti. Paradossalmente, però, "L'ultimo bacio" è la canzone meno rappresentativa del disco: sì, perché "La rivoluzione sta arrivando" è un disco di chiara impronta rock e lo è in tutte le derivazioni e le evoluzioni del genere: dal blues di "Attenta" al rock anni '80 di "Se io ti tengo qui", passando per il pop rock à la U2 e Coldplay di "Sei tu la mia città" all'arena rock di "Danza un secondo".
Giuliano e soci hanno definito il nuovo lavoro come la summa di quella che è stata la carriera del gruppo dal 2001 ad oggi: dentro a "La rivoluzione sta arrivando" c'è una sintesi di tutti i precedenti dischi dei Negramaro (gli U2, appunto, i Cure, la passione per l'elettronica) e uno sguardo al futuro. Le lavorazioni dell'album si sono svolte in diversi studi in giro per il mondo, tra New York, Madrid, Londra e il quartier generale dei Negramaro in Puglia, la "Casa 69"; il mix finale è stato fatto a Nashville, sotto lo sguardo di Jacquire King, pluripremiato produttore e ingegnere del suono che nel corso della sua carriera ha lavorato - tra gli altri - con i Kings of Leon, Tom Waits e Buddy Guy. Un aspetto importante della produzione riguarda il ritorno della band alla produzione artistica indipendente, seppur con il sostegno di Taketo Gohara (già collaboratore di band alternative rock nostrane quali i Marta Sui Tubi, i Verdena e i Ministri); ed è una produzione che appare meno "spericolata" e più minimale rispetto a quella massiccia di Dave Bottrill su "Casa 69": i Negramaro e Gohara hanno rivolto la loro attenzione ai piccoli dettagli, all'infinitamente piccolo; quasi in linea con il significato del titolo dell'album, che potrebbe sembrare pretenzioso ma che in realtà parla di una cosa semplice: la rivoluzione delle piccole cose, le sole che possono davvero cambiare il mondo.
Nel complesso, "La rivoluzione sta arrivando" ha un bel suono ed è perfetto per la dimensione del live: è un disco sincero, nel senso che il lavoro di post-produzione è ridotto ai minimi termini e alcuni brani sono stati addirittura registrati in presa diretta, senza sovraincisioni. L'attenzione è tutta concentrata sulla band, sul nucleo. Non a caso, è il primo album dei Negramaro in cui non compaiono duetti in dieci anni: "Volevamo fosse il nostro disco, è come se dovessimo dire a chi non ci conosce: ecco siamo questa roba qua", ha detto Giuliano presentando il progetto. Rispetto alle precedenti prove della band, la nuova produzione mette in risalto il suono delle chitarre: in "Attenta", ad esempio, la chitarra elettrica di Lele va a spezzare la propensione all'acustico della canzone (la penna di Sangiorgi, qui, racconta di un bacio come se stesse descrivendo un atto violento consumatosi sulla scena di un crimine e lo fa usando un codice linguistico proprio di un thriller, carico di tensione: "Non perdere di vista nemmeno l'ombra", recita ad esempio una frase del testo); in "Se io ti tengo qui", invece, la chitarra elettrica si fonde con la batteria e i sintetizzatori a rievocare alcuni alfieri del rock anni '80 (Smiths, Cure, New Order). Non mancano pezzi più vicini alle produzioni più "classiche" del gruppo ("Lo sai da qui", "Ma quale miracolo", dove le chitarre elettriche incontrano gli archi) e parentesi acustiche dai toni più soffici ("L'amore qui non passa" e la ghost track posta in coda).
"La rivoluzione sta arrivando" è un disco pieno di vita, potente, ma che nasce dal nero più nero, che è la morte (quella del padre di Giuliano, scomparso nel 2013); il tema della morte, non a caso, ricorre in diversi episodi del disco: "Il posto dei santi", ad esempio, un invito a godersi ogni singolo giorno della vita ("Vivere non è abbastanza se non c'è una danza", canta Sangiorgi intonando una sorta di filastrocca rock), "Lo sai da qui" (una lettera che il frontman del gruppo ha indirizzato proprio a suo papà) e "Onde" (dove il mare rappresenta la metafora della vita, con le onde che distruggendosi danno vita ad altre onde). L'ambiguità tra vita e morte è presente anche nella copertina del disco, un Jolly Roger - tipica bandiera dei pirati - rivisitata in chiave Negramaro che sintetizza due stati d'animo opposti a seconda delle aspettative di chi osserva: la felicità della vita o la paura della morte?
Code:
Generale
Nome completo : Negramaro - La rivoluzione sta arrivando (2015) [MT]\01 La rivoluzione sta arrivando.mp3
Formato : MPEG Audio
Dimensione : 11,3MiB
Durata : 4min 56s
Modo bitrate generale : Costante
Bitrate totale : 320 Kbps
Album : La rivoluzione sta arrivando
Album/Esecutore : Negramaro
Traccia : La rivoluzione sta arrivando
Traccia/Posizione : 1
Esecutore : Negramaro
Genere : Pop Rock
Data registrazione : 2015
Compressore : LAME3.99r
Copertina : Yes
Tipo di copertina : Cover (front)
Copertina MIME : image/jpeg
Audio
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
Durata : 4min 56s
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 320 Kbps
Canali : 2 canali
Frequenza campionamento : 44,1 KHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 11,3MiB (100%)
Compressore : LAME3.99r
Impostazioni compressione : -m j -V 4 -q 2 -lowpass 20.5