Titolo originale: Gregor and the Prophecy of Bane
Titolo italiano: Gregor - 2 - La profezia del flagello
Autore: Suzanne Collins
1ª ed. originale:2004
Data di pubblicazione: 7 maggio 2013
Genere: Romanzo
Sottogenere: Fantasy
Editore:Mondadori
Collana: I grandi
Traduzione: Simona Brogli
Pagine: 285
Suzanne Collins, nata ad Hartford il 10 agosto 1962, è una scrittrice e sceneggiatrice statunitense.
La sua carriera inizia nel 1991, quando inizia a scrivere sceneggiature per programmi televisivi per bambini.
Vive nel Connecticut con la sua famiglia e due gatti selvatici. L'idea degli Hunger Games - letteralmenete "i giochi della fame" - si è fatta strada nella sua mente mentre faceva zapping tra le immagini dei reality show e quelle della guerra vera. I suoi libri sono tradotti in 40 paesi e continuamente ristampati: negli Stati Uniti ha raggiunto i 16 milioni di copie. Un vero caso editoriale, tanto che la rivista "Time" ha nominato Suzanne Collins tra le 100 più influenti personalità della cultura.
Serie Gregor (The Underland Chronicles)
2003 - La prima profezia (Gregor the Overlander)
2004 - La profezia del flagello (Gregor and the Prophecy of Bane)
2005 - La profezia del sangue (Gregor and the Curse of the Warmbloods)
2006 - La profezia segreta (Gregor and the Marks of Secret)
2007 – La profezia del tempo (Gregor and the Code of Claw)
Trilogia Hunger Games
2008 - Hunger Games (The Hunger Games)
2009 - La ragazza di fuoco (Catching Fire)
2010 - Il canto della rivolta (Mockingjay)
Altre opere
1999 - Fire Proof: Shelby Woo #11
2005 - When Charlie McButton Lost Power
2009 - When Charlie McButton Gained Power
Sopramondo, New York: il padre di Gregor e Boots soffre di una misteriosa malattia che gli impedisce di lavorare, e con il solo stipendio della madre e le medicine da pagare, la famiglia è in gravi difficoltà economiche. Non c'è un centesimo per festeggiare il Natale, e spesso perfino la cena è un problema. La situazione potrebbe precipitare da un momento all'altro. Sottomondo, Regalia: nella capitale del mondo sotterraneo, nelle viscere di New York, i problemi sono ancora più impellenti. Il momento è giunto. La profezia del Flagello parla chiaro. Se non sarà compiuta, il Sottomondo sarà distrutto. Ares e Luxa sanno che la salvezza può venire solo da Gregor di Sopramondo. Che ha giurato di non tornare mai più. Ma un modo per costringerlo c'è. E quando il ragazzo porta la sorellina a Central Park, a giocare con la neve, di colpo la piccola Boots scompare..
Incipit:
1
Quando Gregor aprì gli occhi, ebbe la netta impressione che qualcuno lo stesse osservando. Perlustrò con un’occhiata la propria minuscola stanza, cercando di restare più fermo che poteva. Soffitto sgombro. Niente sul cassettone. Poi lo vide, seduto sul davanzale, del tutto immobile salvo che per il lieve agitarsi delle antenne. Uno scarafaggio.
— Sei proprio in cerca di guai — mormorò, rivolto all’insetto. — Vuoi che ti veda mia madre?
Lo scarafaggio si strofinò le antenne, ma non fece alcun tentativo di scappare. Gregor sospirò. Allungò la mano per prendere un vecchio vasetto di maionese che conteneva le sue matite, lo svuotò sul letto e, con un unico e rapido movimento, lo calò sullo scarafaggio per intrappolarlo.
Non fu neppure costretto ad alzarsi. La sua camera da letto non era una vera e propria camera da letto. Con ogni probabilità, avrebbe dovuto essere una specie di sgabuzzino. Il letto singolo di Gregor vi si incastrava così a filo che la sera il ragazzo poteva arrivare dalla soglia al cuscino semplicemente passandoci sopra a quattro zampe. La parete ai piedi del letto aveva una piccola rientranza, con lo spazio appena sufficiente per un cassettone poco profondo, anche se poi i cassetti potevano essere aperti solo di una ventina di centimetri. Gregor doveva fare i compiti seduto a gambe incrociate sul letto, con un’asse sulle ginocchia. E non c’era la porta. Ma lui non si lamentava. Aveva una finestra che dava sulla strada, un soffitto bello alto e più privacy di chiunque altro in casa. Non capitava spesso che qualcuno entrasse in camera sua… a meno di non considerare gli scarafaggi.
E comunque, cosa succedeva agli scarafaggi, ultimamente? Nel loro appartamento ce n’erano sempre stati, ma adesso gli sembrava di vederne uno ogni volta che si girava. Non scappavano. Non tentavano di nascondersi. Se ne stavano lì a guardarlo e basta. Era inquietante. Ed era una bella fatica cercare di metterli in salvo.
L’estate precedente, quando a chilometri e chilometri sotto la superfice di New York una femmina di scarafaggio gigante si era sacrificata per salvare la vita di Boots, la sua sorellina di due anni, Gregor aveva giurato di non uccidere mai più uno solo di quegli insetti. Ma se la mamma li vedeva, cavolo, per loro era la fine. Toccava a lui farli uscire di casa prima che il radar anti–scarafaggio si attivasse. Quando fuori faceva caldo, si limitava a prenderli e a metterli sulla scala antincendio. Ma ormai era dicembre e temeva che si sarebbero congelati, perciò negli ultimi tempi aveva provato a infilarli nella spazzatura in cucina, il più in fondo possibile. Pensava che lì sarebbero stati alla grande.
Con Gregor. La Profezia del Flagello continuano le avventure del giovane newyorkese Gregor.
Purtroppo però le cose non sembrano voler filare lisce ed è chiaro che l’ultima frase lasciata in sospeso da Vikus alla fine del primo romanzo, che prgnosticava un suo imminente ritorno nel Sottomondo, non avrebbe tardato ad avverarsi. Infatti la piccola Boots viene rapita mentre Gregor la porta a fare una passeggiata a Central Park e per il ragazzo non c’è altra scelta se non fare armi e bagagli e lasciarsi nuovamente cadere negli abissi della terra, fino a quel mondo magico fatto di pipistrelli volanti da cavalcare, scarafaggi grandi quanto motorini e ratti assassini in grado di sovrastare chiunque.
Il ritorno a Regalia, città degli umani abitanti del Sottomondo, è abbastanza traumatizzante per Gregor, che si trova a combattere contro il desiderio di acciuffare Boots e darsela a gambe più in fretta possibile ma viene informato dell’esistenza di un’altra profezia che lo riguarda in prima persona, senza lasciargli possibilità di scampo.
"Muoia il piccolo e morirà il suo cuore, morirà la sua parte migliore. Morirà la pace di questi momenti. La chiave del potere è in mano ai Rodenti."
Il romanzo ripercorre a grandi linee il precedente: ci sarà una missione da portare a termine e una compagnia di valenti che si offriranno di affiancare Gregor nel suo viaggio. Quello che inizierà a cambiare è proprio il protagonista, che inizierà il suo processo di crescita fin dal primo momento in cui, precipitando nel Sottomondo, viene ripescato a volo da Ares, il suo pipistrello.
Scopriremo che dietro l’aria da ragazzino normale sfoggiato fino a quel momento si nasconde di più, anche se non riusciremo a comprendere quanto in realtà Gregor sia speciale. Particolare attenzione è stata riservata anche ad Ares, il pipistrello che ha ereditato dal cugino di Luxia, Henry, traditore di Regalia. Sarà proprio Ares uno dei degli “animali” più interessanti di questo romanzo, raggiungendo forse lo stesso livello del ratto Ripred, in La Prima Profezia.
Il resto dei personaggi sono stati tutti curati attentamente, dando particolare attenzione a quelli che, nel primo libro, avevano avuto meno spazio. A esclusione di Luxia che riesce ancora una volta a mostrarsi in poche battute un personaggio “portante” della trilogia, al punto da arrivare a chiedersi se la scrittrice non finirà per farli mettere assieme.
Le ambientazioni sono sempre particolarmente accurate e tratteggiate con cura, nonostante l’evidente intento dell’autrice di mantenersi sul semplice, dato che si sta parlando pur sempre di un romanzo per una fascia di età giovane (+10 anni).
Le Grotte, il Dedalo e la Distesa d’Acqua sono scenografie decisamente suggestive e accattivanti, in grado di andare a mettere in difficoltà, di volta in volta, tutti i partecipanti alla spedizione, avvantaggiandone altri. Lo spirito di sacrificio e il sostegno dei compagni nelle avversità sono quindi temi particolarmente sentiti in tutto il romanzo.
Altro elemento molto importante, che l’autrice tratta con incredibile delicatezza e commozione, è la “morte”. Nonostante sia una serie per ragazzi molto giovani, la Collins non indora mai la pillola e riesce sempre a inserire la tematica della morte (per tradimento, per sacrificio, per fatalità…) con studiato equilibrio.
Il finale aveva preso inizialmente una piega decisamente più “adulta” del solito, al punto da lasciare quasi credere che, come avvenuto nelle opere di Harry Potter, anche qua l’autrice avesse sviluppato l’idea di portare la serie a tutt’altro livello, un livello decisamente più cupo. Il colpo di scena finale demolisce questa impressione ma, visto che stiamo chiaramente parlando di un’opera diretta a dei ragazzini giovanissimi, non fa altro che riequilibrare la situazione lasciando il lettore in ansia di leggere il seguito, senza però caricarlo di sentimenti troppo negativi. Ottima idea.
Semplice, interessante, divertente e carico di avventura senza dimenticare di celare qualche insegnamento qua e là per le menti più giovani ma abbastanza sveglie da saperlo cogliere. Una lettura rilassante e di svago anche per un lettore un po’ più adulto che non perda di vista “cosa” sta leggendo.