Titolo originale: The Secret Scripture
Titolo italiano: Il segreto
Autore: Sebastian Barry
1ª ed. originale: 2008
Data di pubblicazione: 5/4/2017
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa
Editore: Bompiani
Collana: Tascabili narrativa
Traduzione: Licia Vighi
Pagine: 400
Sebastian Barry nato a Dublino, 5 luglio 1955, è un drammaturgo, scrittore e poeta irlandese.
La carriera letteraria di Barry è cominciata con la poesia, prima di iniziare a scrivere drammi e romanzi. Più recentemente, le sue opere narrative hanno superato le opere teatrali in termini di successo, mentre in passato era considerato un drammaturgo che occasionalmente si dedica al romanzo.
È stato due volte finalista al Booker Prize per i romanzi A Long Long Way (2005) e Il segreto (The Secret Scripture, 2008), quest'ultimo vincitore del James Tait Black Memorial Prize nel 2008. È l'unico scrittore ad aver vinto due volte il Costa Book Award: nel 2008 con Il segreto e nel 2016 con Days Without End.
Attualmente vive nella Contea di Wicklow.
Poesia
1983 - The Water Colourist
1985 - The Rhetorical Town
Narrativa
1982 - Mackers Garden
1987 - The Engine of Owl-Light
1998 - The Whereabouts of Eneas McNulty
2002 - Annie Dunne
2007 - A Long Long Way
2008 - Il segreto (The Secret Scripture)
2011 - On Canaan's Side
2014 - The Temporary Gentleman
2016 - Days Without End
Roseanne McNulty è chiusa in manicomio da molti decenni, impegnata a redigere meticolosamente e in assoluta clandestinità i suoi diari. Roseanne ci racconta di una vita avventurosa: sposata e poi ripudiata a causa di un breve incontro con un ribelle conosciuto durante la guerra civile irlandese, Roseanne vive del poco che le resta. A interrompere la sua solitudine, una notte d'amore in cui viene concepito suo figlio. Poi più nulla nei suoi ricordi, solo le mura scrostate di quel fantasmatico e sinistro manicomio. Anche il dottor Greene, lo psichiatra che ha in cura da trent'anni Roseanne, affida alla scrittura di un diario le considerazioni sulla propria esistenza e su quella strana paziente, sempre più convinto che il suo internamento celi ben altri misteri. Sarà proprio la rivelazione del segreto custodito da anni nella memoria di Roseanne a sconvolgere la sua vita e quella del dottor Greene.
Incipit:
Parte prima
1
Testimonianza autobiografica di Roseanne
Paziente dell’Ospedale psichiatrico di Roscommon dal 1957
Mio padre era solito dire che il mondo ricomincia da capo a ogni nascita. Si dimenticò di dire che finisce a ogni morte. Oppure pensò che non ce ne fosse bisogno. Visto che per buona parte della sua vita lavorò in un cimitero.
Il posto in cui sono nata era una fredda cittadina. Persino le montagne se ne stavano alla larga, non si fidavano, non più di me, di quel posto oscuro.
Un fiume nero la attraversava, e se per gli esseri umani era privo di bellezza, non era così per i cigni, che lo popolavano numerosi, tuffandosi a frotte nelle sue acque.
Il fiume portava anche i rifiuti al mare, e frammenti di cose una volta appartenuti a qualcuno e trascinati via dalle rive, e corpi, benché di rado, oh, e poveri neonati, che talvolta erano motivo di imbarazzo. La velocità e la profondità del fiume sarebbero state un grande alleato del segreto.
Sto parlando della cittadina di Sligo.
Sapiente mescolanza di ingredienti adatti a chi ama i drammi a forti tinte: dolore, abbandono, morte, uccisioni, trame oscure, ma anche gioie, amore, pentimento, perdono, ritrovamenti. La storia è affascinante, benché sotto alcuni aspetti poco verosimile (ma con quello che vediamo nella realtà odierna, c’è ancora qualcosa che si possa giudicare inverosimile?). I toni accesi della trama, comunque, giungono al lettore stemperati da almeno due elementi che rappresentano, più della trama stessa, gli aspetti più interessanti del romanzo:
1) la narrazione delle identiche vicende attraverso differenti punti di vista: grazie a ciò gli avvenimenti appaiono filtrati dai personaggi che tendono, spinti da motivazioni diverse, a reinterpretare la realtà a modo proprio;
2) la profonda, persino cavillosa, indagine introspettiva, per la quale ogni gesto, ogni piega della storia viene analizzata, spiegata, ampliata con digressioni e associazioni di idee e ricordi, adornata di considerazioni sul significato della vita e sulla fragilità dell’uomo.
A causa di ciò la lettura non è sempre scorrevole e facile, ma in fondo la verosimiglianza del romanzo sta proprio in questa volontà di riprodurre i flussi di pensiero e di memoria che caratterizzano il mondo interiore di ogni essere umano e di descrivere come le opinioni e le passioni possano portare alla personalizzazione della realtà.
È un libro piacevole, colto e nel complesso emozionante. Finalone a sorpresa, anche se non del tutto imprevedibile.