Titolo originale: Bridge to Terabithia
Titolo italiano: Un ponte per Terabithia
Autore:Katherine Paterson
1ª ed. originale: 1976
Data di pubblicazione: 2014
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa
Editore: Fabbri - Centauria
Collana: La Biblioteca dei ragazzi
Traduzione: Laura Cangemi
Pagine: 160
Katherine Paterson nata in Cina a Jiangsu il 31 ottobre 1932, è una scrittrice statunitense di libri per ragazzi.
Qui ha vissuto fino allo scoppio della guerra con il Giappone del 1937. Da allora dice di aver cambiato più di trenta case in tre paesi, tra i quali il Giappone, dove probabilmente sarebbe rimasta se non avesse incontrato suo marito durante un congresso a New York.
Ha vinto innumerevoli premi, tra i quali i prestigiosi Newbery Medal per Un ponte per Terabithia, il premio Hans Christian Andersen e, nel 2006, l'Astrid Lindgren Memorial Award.
Uno dei suoi libri più famosi è Un ponte per Terabithia, dal quale sono stati tratti due film omonimi.
È considerata una delle più importanti autrici per ragazzi.
1973 - The Sign of the Chrysanthemum
1974 - Of Nightingales That Weep
1975 - The Master Puppeteer
1977 - Un ponte per Terabithia (Bridge to Terabithia)
1978 - The Great Gilly Hopkins
1980 - Jacob Have I Loved
1983 - Rebels of the Heavenly Kingdom
1985 - Come Sing, Jimmy Jo
1988 - Park's Quest
1991 - Lyddie
1994 - Flip-Flop Girl
1996 - Jip, His Story
1998 - Parzival: The Quest of the Grail Knight
1999 - Preacher’s Boy
2002 - The Same Stuff as Stars
2006 - Bread and Roses, Too
2009 - The Day of the Pelican
Jess Aarons si è allenato tutta l'estate per vincere la gara di corsa della scuola. Non avrebbe mai pensato che a fargli mangiare la polvere sarebbe stata una ragazzina: Leslie Burke, la nuova arrivata, che si veste come un maschio e abita in una casa piena di libri. Jess non avrebbe mai immaginato neanche di essere suo amico, eppure i due diventeranno in poco tempo inseparabili. Jess e Leslie sono due outsider nella piccola scuola del villaggio, ma saranno Re e Regina nel meraviglioso mondo di Terabithia, un luogo immaginario e segreto dove condividono storie e sogni, e dove nessuno può fare loro del male. Solo tra gli alberi di quel magico regno Jess e Leslie riescono a vincere le paure. Finché qualcosa di terribile non romperà l'incanto...
Incipit:
CAPITOLO PRIMO
Jesse Oliver Aarons, Jr.
Bruuum, brum, brum, baripiti, baripiti, baripiti, baripiti... Bene. Suo padre aveva messo in moto il camioncino. Adesso poteva alzarsi. Jess sci-volò giù dal letto e si infilò i pantaloni della tuta. Niente maglietta: sapeva che una volta che si fosse messo a correre gli sarebbe venuto un caldo da scoppiare, anche se l'aria era fresca. Nemmeno le scarpe gli servivano: ormai aveva le piante dei piedi dure quanto la suola delle sue scalcagnate scarpe da ginnastica.
«Dove stai andando, Jess?» May Belle, ancora assonnata, si mise a sedere nel letto matrimoniale che divideva con Joyce Ann.
«Shhhh» l'ammoni lui. Le pareti erano sottili. La mamma si sarebbe ar-rabbiata come una mosca intrappolata in un barattolo, se l'avessero svegliata a quell'ora del mattino.
Fece una carezza sulla testa di May Belle e le rimboccò le lenzuola tutte attorcigliate, tirandogliele su fino al mento sottile.
«Faccio solo un giretto nel pascolo» le sussurrò. May Belle sorrise e si rannicchiò sotto il lenzuolo.
«Vai a correre?»
«Forse.»
Certo che sarebbe andato a correre. Si era alzato presto ogni giorno, dall'inizio dell'estate, apposta per andare a correre. Aveva deciso che, se si fosse allenato a sufficienza (e caspita se si era allenato!), probabilmente sa-rebbe riuscito a diventare quello che correva più forte tra tutti i ragazzini di quinta, una volta finite le vacanze. Doveva essere il più veloce, non uno dei più veloci o il secondo in classifica: il più veloce. Il migliore in assoluto.
Uscì di casa in punta di piedi. Tutto l'edificio era talmente rumoroso che dovunque uno mettesse piede si udiva uno scricchiolio. Jess, però, aveva scoperto che se si camminava in punta di piedi le assi si limitavano a gemere leggermente, tanto che di solito riusciva a chiudersi la porta alle spalle senza aver svegliato né sua madre né Ellie, Brenda e Joyce Ann. May Belle era un'altra faccenda. Andava per i sette anni e lo adorava, il che, qualche volta, non gli dispiaceva. Quando ti ritrovi a essere l'unico maschio in mezzo a quattro femmine, di cui le prime due ti detestano da quando hai cominciato a rifiutarti di farti vestire e svestire come un bambolotto e di farti portare in giro nella loro vecchia carrozzina arrugginita, mentre la più piccola si mette a urlare se appena la guardi storto, non è poi tanto male avere qualcuno che ti adora. Anche se, qualche volta, può risultare poco pratico.
Nonostante sia un libro per ragazzi, è certamente una di quelle letture che prima o poi vanno fatte assolutamente.
E' un libro che si legge molto velocemente, non essendo particolarmente lungo, lo stile è semplice e piacevole e la storia è di una dolcezza incredibile. Si parla di Amicizia, con la A maiuscola, di comprensione, coraggio, libertà e purtroppo anche di perdita. I personaggi sono ben caratterizzati e Jesse e Leslie sono una coppia d'avventurieri dalla grande fantasia.
Nonostante la semplicità della storia, la lettura riesce a trasmettere emozioni differenti e sicuramente lascerà un gradevole ricordo nel profondo del cuore.
Certamente consigliato!