Titolo originale: Wool
Titolo italiano: Wool
Autore: Hugh Howey
1ª ed. originale:25 gennaio 2012
Data di pubblicazione: 16 ottobre 2013
Genere:Romanzo
Sottogenere: Distopia
Editore: Fabbri Editori
Collana: Narrativa
Traduzione: Giulio Lupieri
Pagine: 560
Hugh Howey, nato nel 1975, è cresciuto a Monroe nel North Carolina. Frequenta il college a Charleston (Carolina del Sud) qui, prima di pubblicare i suoi libri, ha fatto lo skipper, l’operaio e il tecnico audio.
Ha iniziato la serie nel 2011, autopubblicandola su Amazon. La serie di "Wool" è diventata un improvviso successo nell'autunno del 2011. Originariamente solo un racconto, l'apprezzamento avuto su Amazon lo ha incoraggiato a scrivere altre storie di questo mondo sotterraneo. L'Omnibus risultante è stato per molto tempo nei Top 100 di Amazon, nonchè un bestseller in Science Fiction # 1 su Amazon, ed è stato opzionato da Ridley Scott e Steve Zaillian per un lungometraggio potenziale. La storia del suo successo è stato menzionata in Entertainment Weekly, Variety, Deadline Hollywood e molti altri.
Random House ha pubblicato la versione rilegata nel Regno Unito nel mese di gennaio del 2013.
Dopo l’enorme successo ottenuto, ha scritto gli altri due libri della trilogia, vendendo i diritti dell’edizione cartacea per cifre milionarie.
Quando non scrive, ama effettuare escursioni con la mia famiglia, passeggiare sulla spiaggia, e tenere il passo con la sua lettura.
Attualmente vive a Jupiter, Florida con la moglie Ambra e il cane Bella.
2011 - The Hurricane
2012 - I, Zombie
2012 - Wool - Vol. 1 della Trilogia del Silo
2013 - Shift - Vol. 2 della Trilogia del Silo
2013 - Dust - Vol. 3 della Trilogia del Silo
2013 - Molly Fyde and the Parsona Rescue - Vol 1 The Berne Saga
2013 - Molly Fyde and the Land of Light - Vol 2 The Berne Saga
2013 - Molly Fyde and the Blood of Billions - Vol 3 The Berne Saga
2013 - Molly Fyde and the Fight for Peace - Vol 4 The Berne Saga
2013 - Half Way Home
2014 - Sand
2014 - Glitch
2014 - Second Suicide
2014 - Misty - The Proud Cloud
2014 - The Shell Collector
Cosa faresti se il mondo fuori fosse letale e l’aria che respiri potesse uccidere? Se vivessi in un luogo dove ogni nascita richiede una morte e le tue scelte possono salvare vite o distruggerle? Questo è il mondo di Wool. In un futuro apocalittico, in un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive rinchiusa in un gigantesco silo sotterraneo. Lì, uomini e donne vivono prigionieri in una società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Il rispetto delle leggi è affidato allo sceriffo Holston, un uomo lucido e malinconico che vive nel ricordo della moglie scomparsa. Dopo anni di servizio integerrimo, un giorno, a sorpresa, rompe inaspettatamente il più grande di tutti tabù e chiede di uscire, di andare fuori, incontro alla morte. La sua fatidica decisione scatena una serie di terribili eventi. A sostituirlo è nominato un candidato improbabile, un tecnico specializzato del reparto macchine: Juliette. Ora che il silo è affidato a lei, imparerà presto a sue spese quanto il suo mondo è malato. Juliette è abituata ad aggiustare le cose e vuole vederci chiaro: com’è nato il silo? E chi ha interesse a mantenervi l’ordine, tanto da arrivare a uccidere? Forse il silo è in procinto di affrontare ciò che la storia ha lasciato solo intendere e che i suoi abitanti non hanno mai avuto il coraggio di sussurrare. Rivolta.
Incipit:
1
I bambini stavano giocando mentre Holston saliva incontro alla morte. Li udiva urlare e rincorrersi qualche piano sopra di lui come fanno soltanto i bambini felici. Sentendo tutto il loro impaziente fracasso, se la prese comoda, avanzando sulla scala a chiocciola con un’andatura lenta e metodica che risuonava sui gradini metallici.
Gli scalini, come i vecchi stivali di suo padre, mostravano segni di usura: della vernice scrostata rimaneva qualche traccia negli angoli e ai lati, dove nessuno posava i piedi. Passi lontani sollevavano piccole nuvole di polvere e Holston percepiva le vibrazioni della ringhiera, dove l’acciaio scintillante aveva perso ogni traccia di smalto. Era una cosa che l’aveva sempre sorpreso: come secoli di palmi di mani e suole di scarpe potessero logorare il metallo. Una molecola alla volta, immaginò. Ogni vita ne erodeva uno strato, allo stesso modo in cui il silo erodeva quella vita.
Tutti i gradini si erano incurvati sotto il peso di generazioni di passanti, e ormai avevano il bordo smussato all’ingiù come un labbro imbronciato. Al centro, i rilievi a forma di rombo che un tempo li rendevano meno scivolosi erano scomparsi. Restavano soltanto sporgenze piramidali appena accennate e ancora ricoperte da minuscole scaglie di vernice che punteggiavano, come uno schema regolare, la superficie liscia del metallo.
Holston alzò il suo vecchio scarpone e si issò su un altro vecchio gradino. Si lasciò prendere dal pensiero di ciò che restava di quegli anni lontani e sconosciuti. Molecole e vite cancellate, ridotte in polvere, strato dopo strato. Come gli era già capitato in passato, tornò a riflettere su una cosa: quelle scale, come le loro vite, non erano state create per una esistenza di quel genere. La lunga spirale che si avvolgeva all’interno del silo sotterraneo come una cannuccia in un bicchiere aveva confini troppo angusti per essere destinata a un uso tanto massiccio, pensò. Le scale, così come la loro intera casa cilindrica, sembravano progettate per assolvere ad altri scopi, funzioni dimenticate da tempo. Quella che per migliaia di persone era la strada principale, percorsa giorno dopo giorno in un continuo saliscendi, sembrava più che altro una struttura adatta alle emergenze, a poche decine di uomini.
Wool è il perfetto esempio di romanzo in cui distopia, fantascienza e mistero sono sapientemente dosati e danno vita ad un libro indimenticabile!
La storia è ambientata in un futuro non ben precisato, in cui l'umanità o meglio i resti dell'umanità, non vivono più liberi sulla Terra ma in un enorme Silo sotterraneo, una prigione di metallo divisa in piani che si sviluppa in altezza.
La vita nel Silo continua basilarmente come si viveva una volta sulla terra, ma la popolazione è divisa per piani e in base al tipo di lavoro che svolge.
Al vertice del potere c'è il Sindaco del Silo,coadiuvato da vari sceriffi; ma leggendo la storia ci si rende conto che il realtà il potere del sindaco è perlopiù simbolico, infatti il reale potere appartiene all' IT, il reparto che si occupa della gestione dei server che servono a mandare avanti la vita nel Silo e a regolarne ogni singolo aspetto.
Probabilmente uno degli aspetti più affascinanti di questo romanzo è proprio l'ambientazione e la descrizione della società che popola il Silo, innegabilmente l'ambientazione è molto originale e l'autore è riuscito a creare una società perfettamente caratterizzata e molto credibile.
All'interno di questa fortissima struttura di base l'autore ha inserito una serie di personaggi magistrali: prima fra tutti, Juliette, la protagonista del romanzo, che da semplice meccanico viene improvvisamente scelta per ricoprire il ruolo di Sceriffo e proprio attraverso questo suo nuovo ruolo Juliette scoprirà verità che in molti hanno tentato di nascondere e che le causeranno non pochi problemi.
Juliette scoprirà qualcosa che è stato tenuto nascosto troppo a lungo e che rischia di distruggere la loro società e la loro stessa sopravvivenza...
La sensazione che si prova durante la lettura è un forte senso di claustrofobia, leggendo mi è quasi sembrato di trovarmi intrappolata nel silo, chiusa tra quattro mura a guardare sempre la stessa veduta spoglia, l'unica porzione di cielo che agli abitanti del Silo è concesso guardare. Il ritmo del romanzo è incalzante, le varie rivelazione si susseguono una dopo l'altra, lasciando il lettore inquieto e incredulo!
Il principio sul quale si fonda l'intera struttura del romanzo è il tipico quesito che i romanzi distopici portano sempre più spesso alla luce: la libertà individuale.
Cosa siamo disposti a fare per essere liberi? E invece quanta della nostra libertà siamo disposti a sacrificare per sopravvivere?
Juliette scoprirà a sue spese che lottare per la propria libertà e anche per la conoscenza, potrebbe costarle la vita, perchè il solo scopo di chiunque abbia creato il Silo è quello di tenere le persone all'oscuro di tutto, di evitare che si pongano domande e di farle vivere in un regime in cui chi vuole sopravvivere, deve evitare di chiedere spiegazioni.
Wool mi è piaciuto moltissimo, e vi assicuro che nonostante sia un bel mattoncino, le pagine scorrono veloci, mentre insieme a Juliette scaviamo nelle profondità del Silo, alla ricerca della verità...