Titolo originale: Dust
Titolo italiano: Dust
Autore: Hugh Howey
1ª ed. originale:17 agosto 2013
Data di pubblicazione: 28 maggio 2014
Genere:Romanzo
Sottogenere: Distopia
Editore: Fabbri Editori
Collana: Narrativa
Traduzione: Giulio Lupieri
Pagine: 462
Hugh Howey, nato nel 1975, è cresciuto a Monroe nel North Carolina. Frequenta il college a Charleston (Carolina del Sud) qui, prima di pubblicare i suoi libri, ha fatto lo skipper, l’operaio e il tecnico audio.
Ha iniziato la serie nel 2011, autopubblicandola su Amazon. La serie di "Wool" è diventata un improvviso successo nell'autunno del 2011. Originariamente solo un racconto, l'apprezzamento avuto su Amazon lo ha incoraggiato a scrivere altre storie di questo mondo sotterraneo. L'Omnibus risultante è stato per molto tempo nei Top 100 di Amazon, nonchè un bestseller in Science Fiction # 1 su Amazon, ed è stato opzionato da Ridley Scott e Steve Zaillian per un lungometraggio potenziale. La storia del suo successo è stato menzionata in Entertainment Weekly, Variety, Deadline Hollywood e molti altri.
Random House ha pubblicato la versione rilegata nel Regno Unito nel mese di gennaio del 2013.
Dopo l’enorme successo ottenuto, ha scritto gli altri due libri della trilogia, vendendo i diritti dell’edizione cartacea per cifre milionarie.
Quando non scrive, ama effettuare escursioni con la mia famiglia, passeggiare sulla spiaggia, e tenere il passo con la sua lettura.
Attualmente vive a Jupiter, Florida con la moglie Ambra e il cane Bella.
2011 - The Hurricane
2012 - I, Zombie
2012 - Wool - Vol. 1 della Trilogia del Silo
2013 - Shift - Vol. 2 della Trilogia del Silo
2013 - Dust - Vol. 3 della Trilogia del Silo
2013 - Molly Fyde and the Parsona Rescue - Vol 1 The Berne Saga
2013 - Molly Fyde and the Land of Light - Vol 2 The Berne Saga
2013 - Molly Fyde and the Blood of Billions - Vol 3 The Berne Saga
2013 - Molly Fyde and the Fight for Peace - Vol 4 The Berne Saga
2013 - Half Way Home
2014 - Sand
2014 - Glitch
2014 - Second Suicide
2014 - Misty - The Proud Cloud
2014 - The Shell Collector
Cosa faresti se il destino di tutte le persone che ami fosse nelle tue mani? Se le tue scelte potessero salvare o condannare a morte l’umanità intera? La storia del Silo finisce così, con il ritorno alla polvere. Dust, polvere: quella che cade sugli operai del reparto meccanica mentre scavano un passaggio tra un silo e l’altro. Quella che ricopre una misteriosa macchina, abbandonata durante la costruzione dell'intera struttura. Quella che si accumula all’esterno, sotto un cielo reso feroce dall’aria tossica. In un mondo asfittico, basato su segreti e bugie, qualcuno ha scoperto la verità. E ha intenzione di raccontarla. Jules sa cos’hanno fatto i suoi predecessori, conosce il loro inganno. Sa qual è la ragione per cui la vita deve essere vissuta in questo modo. E non lo accetta. Ma Jules non ha più sostenitori. Per lei c’è qualcosa di molto più pericoloso dell’aria tossica del mondo esterno. Un veleno si sta diffondendo all’interno del Silo 18. Un veleno che non può essere fermato. Epico e commovente, l'epilogo della trilogia di Hugh Howey è sofferto e appassionato, capace di sorprendere, stupire, emozionare. Wool ci ha portato all’interno del Silo. Shift ci ha raccontato la storia della sua costruzione. Dust è la cronaca della sua rovina.
Incipit:
Prologo
«C’è qualcuno?»
«Pronto? Sì, sono qui.»
«Ah. Lukas. Non sentivo niente. Per un attimo ho pensato che… che fossi qualcun altro.»
«No, sono io. Stavo solo sistemando le cuffie. È stata una lunga mattinata.»
«Davvero?»
«Già. Roba noiosa. Riunioni del comitato. Siamo un po’ a corto di personale, al momento. Un sacco di riassegnazioni.»
«Ma le cose si stanno sistemando? O devi fare rapporto su qualche tumulto?»
«No, no. Sta tornando tutto alla normalità. La gente si sveglia e va al lavoro al mattino. Crolla sul letto e dorme di notte. Questa settimana abbiamo organizzato una grande Lotteria, che ha fatto felici parecchie persone.»
«Ottimo. Come procedono i lavori al server numero 6?»
«Bene, grazie. Tutti i codici che ci hai fornito funzionano. Finora i dati recuperati sono sempre uguali. Non capisco cosa ci sia di così importante.»
«Continuate a cercare. È tutto importante. Se l’hanno conservato lì dentro, deve esserci un motivo.»
«Hai detto la stessa cosa dei libri. Ma per la maggior parte non hanno senso. Mi viene da chiedermi se tutto ciò sia reale.»
«Perché? Cosa stai leggendo?»
«Sono arrivato al volume C, questa mattina. Parlava di un… fungo. Aspetta un attimo… Eccolo. Il Cordyceps.»
«Mai sentito.»
«Qui dice che fa qualcosa al cervello delle formiche, lo riprogramma come se fosse una macchina, e così l’insetto si arrampica su una pianta prima di morire…»
«Una macchina invisibile che riprogramma il cervello? Dubito che si tratti di una descrizione messa lì per caso.»
«Ah, sì? E che dovrebbe significare?»
«Significa… significa che non siamo liberi. Che nessuno di noi è libero.»
«Che pensiero confortante. Ora capisco perché mi chiede di fare queste telefonate.»
«Chi? Il vostro sindaco? È per questo che… Non ci risponde da un bel po’.»
«No. È occupata. Sta lavorando.»
«A cosa sta lavorando?»
«Preferirei non dirtelo. Non credo saresti felice di saperlo.»
«Cosa te lo fa pensare?»
«Il fatto che io non ne sono felice. Ho provato a farle cambiare idea. Ma a volte è parecchio… cocciuta.»
«Se questa cosa può causare problemi, io devo esserne al corrente. Sono qui per aiutarvi. Posso evitare che gli altri…»
«È solo che… lei non si fida di te. Non crede neppure che a parlare sia sempre la stessa persona.»
«Invece sì. Sono sempre io. È il computer che modifica la voce.»
«Ti sto solo riferendo quello che ha detto lei.»
«Peccato che quella donna si rifiuti di ragionare. Io voglio davvero aiutarvi.»
«Ti credo. E penso che per adesso la cosa migliore che puoi fare sia tenere le dita incrociate.»
«Perché mai?»
«Perché ho la sensazione che non ne verrà fuori niente di buono.»