Titolo originale: Fright Night
Paese: Fright Night
Anno: 2011
Durata: 120 minuti
Genere: Horror
Soggetto: Tom Holland
Sceneggiatura: Tom Holland, Marti Noxon
Fotografia: Javier Aguirresarobe
Montaggio: Tatiana S. Riegel
Musiche: Ramin Djawadi
Scenografia: Richard Bridgland
Costumi: Susan Matheson Trucco: Jennifer McDaniel, Douglas Noe, Geordie Sheffer
Effetti speciali Larz Anderson, Joel Hobbie, Dirk Rogers
Produttore: Michael De Luca, Michael J. Gaeta, Alison R. Rosenzweig, Keith Melton
Produzione: Albuquerque Studios, DreamWorks SKG, Gaeta / Rosenzweig Films,
Michael De Luca Productions, Reliance Big Entertainment
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
Sito ufficiale: http://www.welcometofrightnight.com
Sito italiano: frightnight.it
Data di uscita: 26 agosto 2011 (al cinema)
Il giovane studente Charlie Brewster (Anton Yelchin) è un ragazzo che ha tutto, ha molte amicizie ed esce con la ragazza più sexy della scuola. Ed è così cool che litiga anche con il suo migliore amico Ed (Christopher Mintz-Plasse). Ma i problemi arrivano quando un intrigante sconosciuto Jerry (Colin Farrell) si trasferisce nell'appartamento a fianco. All'inizio sembra un ragazzo in gamba, ma c'è qualcosa di poco chiaro e tutti, tra cui la mamma di Charlie (Toni Collette) non riescono a notare nulla. Dopo aver assistito a comportamenti particolarmente strani, Charlie arriva ad una conclusione certa: Jerry è un vampiro che caccia le sue prede tra i suoi vicini. Incapace di convincere gli altri che quello che sta dicendo è la verità, Charlie deve trovare un modo per liberarsi del mostro...
Per rendersi conto che i vampiri sono tornati di moda non importa andare al cinema, basta guardare il reparto horror di qualsiasi libreria. Accanto a classici come "Dracula" e le sempre più stanche "Cronache dei vampiri" di Anne Rice, ci sono pile di tomi che sfoggiano lucide copertine rosse e nere adorne di rose multicolori e cuori, scritti da emule di Stephenie Meyer, nella speranza di replicare il successo di vendite della fortunata scrittrice mormone. Il vampiro, letterariamente parlando, è nato col romanticismo, ma è indubbio che la letteratura e il cinema dei nostri giorni abbiano trasformato questa affascinante creatura, selvaggia, malvagia e sensuale, in un essere più rassicurante e meno minaccioso.
Non è la prima volta che questa figura viene inserita in un universo adolescenziale; in Buffy, - epocale serie tv di Joss Whedon - la cacciatrice amava il nobile vampiro Angel (pentito dei suoi peccati, ma condannato da una maledizione a tornare alla sua natura ferina, dopo aver fatto l'amore con la sua amata terrena), ma cedeva al fascino del bad boy Spike, un teppista vampiro decisamente sexy. Sempre per la serie erano state create decine di bestiali e sanguinarie creature, divise in razze e tribù, senza alcuna virtù in grado di redimerle. Tutto questo è cambiato con la romantica saga di Twilight e con l'amore tra Bella ed Edward. Personalmente, per motivi anagrafici e affettivi, sono sempre stata legata a una visione più stokeriana della figura del vampiro.
Stando a sentir loro, è proprio per contrastare questa tendenza “buonista” e tornare alle origini che il regista Craig Gillespie e la sceneggiatrice Marti Noxon (autrice e produttrice di molti episodi di Buffy), hanno affrontato l'impresa di rifare un piccolo cult horror del 1985, Ammazzavampiri di Tom Holland. Per renderlo più evidente, gli autori inseriscono anche nei dialoghi un paio di battutine contro Twilight, che suonano come una vera e propria dichiarazione d'intenti.
E non c'è alcun dubbio sul fatto che il Jerry Dandridge di Colin Farrell cattivo lo sia davvero. Cattivo e coatto, come forse richiedono i tempi. E' evidente che l'attore si diverte un mondo e ha la faccia e il fisico giusto per il ruolo. Peccato che la sceneggiatura lo abbandoni presto al suo destino bestiale, dopo una mezzora in cui ci sono ancora ambiguità e tensione (come nella bella scena delle birre), per mostrarci il potentissimo vampiro che, dimentico della sua natura soprannaturale, si imbarca in un folle inseguimento dei suoi nemici a bordo di un pickup.
Non ci sono sottigliezze, metafore, metacinema o piani di lettura diversi dal semplice entertainment di un popcorn movie estivo, nella battaglia condotta dal nerd ravveduto Charlie - con l'aiuto della sua ragazza e dell'illusionista e alcolista Peter Vincent - contro Jerry e l'amico rinnegato Evil Ed, che torna, dopo un'ora di assenza dallo schermo, trasformato in un goffo vampiro. E' questo, principalmente, a differenziare il film dall'originale: come tutti i remake, anche Fright Night sceglie la via dell'apparente fedeltà alla storia, riproponendone la superficie e non la sostanza. A colpirci non è tanto lo sfacciato e consueto product placement del cinema americano (vedi l'insistenza sulle Flea Shoes, in italiano stranamente tradotte alla lettera e diventate le scarpe Pulce), ma l'assenza di sorprese, momenti davvero paurosi, e del sottotesto sessuale, oltre all'abbondanza di battute che lo spettatore più smaliziato anticipa nella sua testa ancora prima che vengano pronunciate.
I veterani dell'horror più splatter, Nicotero e Berger, producono un make up leggermente attenuato che ricorda in certi momenti quello dell'originale ma che, costretto ad adattarsi al predominio degli effetti digitali, risulta meno efficace. In America il film ha avuto il divieto ai minori di 17 anni non accompagnati e in Italia è stato vietato ai minori di 14, escludendo buona parte del pubblico di riferimento (e forse per questo il box office USA non l'ha premiato). La sceneggiatura di Marti Noxon inserisce elementi che non vengono poi sviluppati (come la razza di vampiri a cui appartiene Jerry, reminiscenza del suo lavoro in Buffy), e inutili spiegazioni delle motivazioni di alcuni personaggi. Il 3D, non necessario e ripetitivo, secondo una recente consuetudine, risponde chiaramente a una precisa richiesta dello studio. Tra le performance abbiamo apprezzato quella dell'inglese David Tennant (Dr. Who) nel ruolo del mago ubriacone Peter Vincent, mentre ci è parso leggermente appannato il pur bravo Anton Yelchin. Per i più attenti c'è anche un cammeo di Chris Sarandon, oggi irriconoscibile.
Vorrei, per una volta, citare in conclusione una recensione altrui. Scrive Devin Faraci su badassdigest.com: “non c'è conflitto per Charlie, non c'è una metafora centrale. Niente nasconde un qualche significato e tutto quello che accade nel film lo fa per quelle che sembrano noiose ragioni dettate dallo studio. Quello che all'inizio sembrerebbe un divertente gioco del gatto col topo tra Charlie e Jerry si trasforma invece nel classico scenario 'insegui e uccidi che va avanti all'infinito”.
Ma non fidatevi di vecchi critici viziati da decenni di visioni: alla proiezione per la stampa, gli addetti al lavoro si sono molto divertiti. Andate a vedere il film. Sicuramente hanno ragione loro.
Code:
Generale #0
Nome completo : Fright night - Il vampiro della porta accanto - 2011.avi
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Dimensione : 701 Mb
Durata : 1h 38min
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