Titolo originale: Extraterrestre Alla Pari
Autore: Bianca Pitzorno
1ª ed. originale: 1991
Data di pubblicazione: 2014
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa
Editore: Fabbri - Centauria
Collana: La Biblioteca dei ragazzi
Pagine: 407
Nata a Sassari nel 1942, Bianca Pitzorno vive e lavora a Milano
Dopo la laurea in Lettere Classiche presso l'Università degli Studi di Cagliari, con una tesi di archeologia preistorica, a Milano studia alla Scuola Superiore delle Comunicazioni, dove si è specializzata in cinema e televisione. Ha lavorato molti anni per la RAI di Milano a programmi culturali quali Sapere e Tuttolibri e a programmi per ragazzi come Chissà chi lo sa?, Il Dirodorlando, L’albero azzurro. Ha anche lavorato come archeologa presso il Museo Nazionale "G.A. Sanna" a Sassari e come insegnante supplente di latino e greco al liceo classico sempre a Sassari.
È autrice di testi teatrali, sceneggiatrice cinematografica e televisiva, illustratrice e traduttrice; è stata anche editor e paroliera. Dal 1970 al 2011 ha pubblicato circa cinquanta opere di saggistica e di narrativa (per bambini e per adulti) che in Italia hanno venduto più di due milioni di copie e sono stati pubblicati anche in moltissimi altri Paesi (in Europa, ma anche in Asia e America). La stessa Pitzorno ha contribuito alla diffusione di autori stranieri traducendo in italiano opere di Soledad Cruz Guerra e Mariela Castro Espìn, Enrique Pérez Díaz e Tove Jansson oltre che di Tolkien, Sylvia Plath, David Grossman .
Nel 1995 ha iniziato una collaborazione con la Biblioteca Ruben Martinez Villena dell'Avana, a Cuba, attività solidale per la quale è stata, nel 1998, premiata col premio dell'Unione Scrittori e Artisti Cubani La rosa Blanca.
Nel 1996 l'Università di Bologna le ha conferito la laurea honoris causa in Scienze della Formazione e nel 2012 è stata finalista al prestigioso premio internazionale Hans Christian Andersen Award, conferito dall'IBBY - International Board on Books for Young People - e considerato il premio Nobel della letteratura per l'infanzia.
Con le parole di Antonio Faeti, Bianca Pitzorno “possiede, e continuamente affina, due risorse che le consentono di narrare sempre e solo la sua personalissima invenzione, anche mentre allude ai suoi grandi amori letterari. La lingua, così lieve e linda e sapiente nella sua ammiccante semplicità, tanto cara alle sue moltissime lettrici, è lo strumento che raccoglie in una trama saldamente unitaria le infinite occasioni ritrovate e riproposte. E poi c'è il senso dell'atmosfera, la robusta capacità di creare un credibilissimo clima figurale proprio mentre si viaggia tra i topoi più noti della storia della letteratura.” (Polissena nel paese delle meraviglie, Corriere della Sera, 15 aprile 1993, p. 33).
1970 - Il grande raduno dei cow boy
1973 - Sette Robinson su un'isola matta
1974 - Clorofilla dal cielo blu
1977 - L'amazzone di Alessandro Magno
1978 - La giustizia di Re Salomone
1979 - Extraterrestre alla pari
1982 - La bambina col falcone
1984 - La casa sull'albero
1984 - Vita di Eleonora d'Arborea
1985 - L'incredibile storia di Lavinia
1988 - La bambola dell'alchimista
1988 - Streghetta mia
1989 - Parlare a vanvera
1989 - Speciale Violante
1990 - Principessa Laurentina
1991 - Ascolta il mio cuore
1992 - Sulle tracce del tesoro scomparso
1993 - Polissena del Porcello
1994 - Diana, Cupìdo e il Commendatore
1995 - La bambola viva
1996 - Re Mida ha le orecchie d'asino
1998 - La voce segreta
1999 - A cavallo della scopa
2000 - Incantesimi e starnuti
2000 - Tornatràs
2002 - Gli amici di Sherlock, serie di 12 titoli scritti assieme a Roberto Piumini
2002 - Quando eravamo piccole
2004 - La bambinaia francese
2004 - Giulia bau e i gatti gelosi
2005 - Una scuola per Lavinia
2005 - Magie di Lavinia & C.
2007 - Dame, mercanti e cavalieri
2007 - Il nonno selvaggio
2008 - Violante & Laurentina
2015 - La vita sessuale dei nostri antenati - spiegata a mia cugina Lauretta che vuol credersi nata per partenogenesi
Saggi:
1996 - Manuale del giovane scrittore creativo
1996 - Scrivere di e per bambini in Come si scrive un romanzo, manuale
1995 - Storia delle mie storie
2006 - Le bambine dell'Avana non hanno paura di niente
2007 - Scrittori sardi, in Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio
2009 - Giuni Russo da Un'estate al mare al Carmelo (con la collaborazione di Maria Antonietta Sisini)
In casa Olivieri c'è un ospite eccezionale: Mo, un bambino del pianeta Deneb. Bambino o bambina? La piccola differenza tra terrestri e denebiani, infatti, è che non si scopre il loro sesso prima dei vent'anni! Ma questa piccola differenza crea grandi difficoltà: pare che, sulla terra, essere maschi o femmine determini ogni aspetto della vita, anche di quella dei piccoli... In questo romanzo, capace a un tempo di far ridere e far pensare, Bianca Pitzorno mostra quante contraddizioni e quanti pregiudizi si annidano nell'educazione delle bambine e dei bambini, e quante volte sia difficile scegliere ciò che si vuole diventare quando tutti ti dicono chi sei.
Incipit:
1
Che la questione avesse per i terrestri un'importanza fondamentale, Mo l'aveva capito fin dal primo momento.
Aveva un bel dire sua madre, che in fondo era una faccenda trascurabile, un particolare minimo che si sarebbe chiarito più avanti e che non avrebbe cambiato niente nei suoi rapporti con la famiglia che l'ospitava...
"Quelli" lo volevano sapere al più presto, subito!
Anzi, lo DOVEVANO ASSOLUTAMENTE sapere. Altrimenti non avrebbero tenuto Mo a casa loro come era nei patti. E sarebbe stata proprio una bella seccatura tornare su Deneb dopo un viaggio così lungo, dopo tanti progetti sulla vacanza terrestre, dopo che tutto era stato preordinato minuziosamente da vari mesi, solo perché nessuno sapeva se Mo fosse maschio o femmina!
Quando i due terrestri glielo avevano chiesto, la madre di Mo aveva fatto una risatina di noncuranza e aveva risposto: — Dio mio, non ce lo siamo mai chiesti!
Poi, davanti al loro sguardo stupito, aveva aggiunto cortesemente: — Perché?
Dovremmo saperlo? Non abbiamo mai pensato che fosse una cosa importante... Mo è ancora talmente giovane!
Allora l'Uomo aveva trattenuto a stento un gesto di indignazione (ricordando evidentemente che stava parlando con dei denebiani) e aveva risposto: — Scusate, certo che è importante! Visto che Mo deve restare dieci anni a casa nostra. Se non sappiamo se è maschio o femmina, in quale modo ci dovremmo comportare con lui? O con lei?... insomma, con Mo, accidenti, qualunque cosa sia!
A questo punto era stato il padre di Mo a doversi trattenere, ma dal tono della sua voce si capiva lo stesso che era seccato. — Scusate — disse — cosa significa "in che modo comportarvi"? Non capisco quali dubbi possiate avere. Era stato chiarito tutto nelle lettere, mi pare. Vi eravate impegnati ad essere gentili con Mo, a comportarvi esattamente come se si fosse trattato di un vostro figlio. Altrimenti non avremmo mai accettato l'invito dell'Istituto per i Rapporti Terra Deneb.
— Ma certamente, che siamo pieni dei sentimenti più affettuosi verso la vostra creatura — era intervenuta gentilmente la Donna. — Non abbiamo nessuna intenzione di maltrattarla... Però, vedete, da noi sulla Terra con una bambina ci si comporta in modo differente che con un maschietto...
"Maschietto sarà tuo marito!" pensò Mo a cui la faccenda cominciava a dare sui nervi. Anche se aveva studiato bene la lingua terrestre, non aveva imparato che parlando con i ragazzi molti adulti abbondano nell'uso di diminutivi solo per essere più gentili e "mettersi al loro livello".
— Questione di abitudini, nient'altro — concluse la Donna, — perciò ci sarebbe utile sapere di che sesso è Mo.
Cosa succederebbe se non conoscessimo il sesso cui appartengono i nostri figli finché questi non raggiungano l'età adulta?
Se l'educazione dei ragazzi e l'interazione tra le persone fosse indipendente dall'appartenenza di genere?
Un delizioso romanzo per ragazzi e adulti.
Con le caratterizzazioni dai contorni fin troppo definiti, tipiche dei racconti per ragazzi, Bianca Pitzorno induce a riflettere.
Pur ormai datato, non si può ritenere superato.
Divertente ed interessante, non può mancare nella libreria di ragazzi e genitori.
Mo è extraterrestre. Sul suo Pianeta le persone non conoscono il proprio sesso fino all'età adulta, nonostante questo sia già definito fin dalla nascita.
A nessuno importa. Le persone sono libere di sviluppare sé stesse seguendo i propri interessi e le proprie inclinazioni.
Mo è ospite di una famiglia terrestre, dove dovrà fermarsi 10 anni. Ha un'età corrispondente ai 10 anni terrestri.
La prima preoccupazione della famiglia terrestre è quella di stabilire se Mo sia un ragazzo o una ragazza, condizione senza la quale i "genitori" terrestri non sono in grado di relazionarsi in modo "adeguato" con l'ospite.
Una lucida denuncia dell'illogicità legata ai tradizionali ruoli di genere, dell'irrazionale resistenza a guardare le situazioni e soprattutto le persone per quelle che sono.
E un suggerimento a riflettere sulle "origini" delle differenze che tra i generi sembrano essere così evidentemente osservabili. Anche quando non lo sono.
Assolutamente da leggere.
Un romanzo per ragazzi la cui lettura è imprescindibile anche per gli adulti.
Leggero e nello stesso tempo profondo.
Lettura scorrevole e poco impegnativa, argomenti di notevole spessore.
Un crescendo di significati. L'avevo letto anni fa, ricordavo fosse un gran bel libro.
Mi ricredo. Bianca Pitzorno ha scritto un piccolo capolavoro.
Consigliatissimo. A tutti.