Titolo originale: Cinque indagini romane per Rocco Schiavone
Autore: Antonio Manzini
1ª ed. originale: 2016
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2016
Genere: Romanzo - raccolta di racconti
Sottogenere: Poliziesco
Editore: Sellerio Editore
Collana: La Memoria
Pagine: 256
Antonio Manzini (Roma, 7 agosto 1964) è un attore, sceneggiatore, regista e scrittore italiano.
Lavora prevalentemente come attore cinematografico e televisivo. In TV ha interpretato fra gli altri ruoli l'"ispettore Tucci" in Linda, il brigadiere e... e "Serpico" in Tutti per Bruno.
Ha anche lavorato come regista in alcuni film e cortometraggi e come sceneggiatore dei film Il siero della vanità (di Alex Infascelli del 2004) e Come Dio comanda (di Gabriele Salvatores del 2008).
Ha pubblicato diversi racconti e romanzi gialli: Sangue Marcio e La giostra dei criceti sono i suoi primi lavori. Con Sellerio editore Palermo, Antonio Manzini dà alla stampa racconti e romanzi che hanno come protagonista il Vicequestore Rocco Schiavone, poliziotto fuori dagli schemi, poco attento al potere ed alle forme. Rocco Schiavone è il protagonista dei romanzi Pista Nera (2013) , La costola di Adamo (2014), Non è Stagione (2015), Era di maggio (2015), 07-07-2007 (2016), oltre che di racconti presenti nelle antologie poliziesche Capodanno in giallo, Ferragosto in giallo, Regalo di Natale, Carnevale in giallo , Crisi in giallo, Turisti in giallo (racconto Castore e Polluce) e Calcio in giallo (alcuni dei quali poi raccolti nel volume Cinque indagini romane per Rocco Schiavone, vincitore del Premio Chiara 2016).
Il 20 Ottobre 2016 Chiarelettere pubblica il suo nuovo libro Orfani bianchi, opera incentrata sui figli delle badanti provenienti dell'est europa.
Serie di Rocco Schiavone
2013 - Pista nera
2014 - La costola di Adamo
2015 - Non è stagione
2015 - Era di maggio
2016 - Cinque indagini romane per Rocco Schiavone
2016 - 7-7-2007
2017 - Pulvis et umbra
2018 - L’anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone
Altri
2005 - Sangue marcio (2005)
2007 - La giostra dei criceti (2007)
2015 - Sull'orlo del precipizio (2015)
2016 - Orfani bianchi (2016), Chiarelettere editore
Racconti
2012 - L'accattone (2012)
2013 - Le ferie d'agosto
2013 - Buon Natale, Rocco!
2013 - La ruzzica de li porci
2014 - Rocco va in vacanza
2015 - Castore e Polluce
2015 - L'anello mancante
2016 - ...e palla al centro
2017 - Senza fermate intermedie
2017 - L'eremita
Questo volume riunisce i racconti pubblicati in diverse antologie di questa casa editrice, a partire da "Capodanno in giallo". Raccolti assieme, permettono di ricostruire quello che può chiamarsi l'antefatto del vicequestore Rocco Schiavone. Un poliziotto tutt'altro che buonista, piuttosto eccentrico nei panni del nemico del crimine. Di mattina, per darsi lo slancio si accende uno spinello; quando capita, non disdegna qualche affaruccio con la refurtiva di un colpo sventato; è rozzo con tutti, brutale con i cattivi, impaziente con le donne. Ciononostante chi legge le sue avventure lo vorrebbe amico. Per punizione, i comandi lo trasferiranno in mezzo alla neve di Aosta, dove sono ambientati i romanzi che gli hanno dato tanta notorietà. Intanto, nelle storie di questo volume, lo incontriamo prima del forzato trasloco. Sa che sta per dire addio alla città amata, ma non sa quale sia il suo destino. In questa incertezza, il passato lo stringe da ogni parte scolpendo il suo pessimismo, nutrendo la sua malinconia. Percorre Roma, luoghi familiari, vecchie conoscenze, mentre nel suo modo sfaticato intuisce soluzioni impensate agli enigmi criminali. E questi hanno sempre sfondi di oscura umanità. Tanto che i suoi difetti appaiono l'altra faccia, necessariamente antiretorica, della medaglia della viva pietà per i derelitti e del grande dolore che una volta gli ha straziato il cuore. Insomma, sembra una specie di angelo caduto.
Incipit:
Alfredo Bissolati ce la poteva fare.
Doveva solo attenersi alle regole principali senza sgarrare mai. Bastava poco, un errore anche piccolo e la sua vita sarebbe rotolata via insieme ai 400 euro di pensione che percepiva ogni mese.
La carne per i cani. Quella era stata la prima scoperta di Alfredo. 500 grammi di carne costavano 80 centesimi. E con una scatola ci mangiava due giorni. Poi un chilo di riso soffiato. Sempre per cani, tanto gli avevano detto che era uguale a quello macrobiotico, e costava solo un euro e cinquanta. Il riso durava dieci giorni. Quindi facendosi due conti con poco più di 16 euro mangiava un mese intero. Ma doveva ancora migliorare l’apporto giornaliero di potassio e vitamine, essenziali per il corpo e il funzionamento degli organi. Senza quelli non andava avanti. Aveva trovato la soluzione al mercato di via Garibaldi. Dopo la chiusura, quando anche l’ultimo dei clienti era sparito e le bancarelle cominciavano a chiudere le saracinesche, trovava un sacco di roba. Buttano l’ira di Dio i mercati. Frutta e verdura ancora buona. Magari perché un po’ ammaccata, o leggermente nera. Pomodori, foglie di insalata, mele, melanzane. Qualche volta anche una banana. E lui andava, cercava e portava a casa le vitamine essenziali. Doveva solo essere più veloce di Carlo e del ragionier Iatta.
Rocco Schiavone, Vicequestore del comando di Roma, è un pubblico ufficiale tutt’altro che ordinario, un uomo che nonostante vesta i panni della giustizia non disdegna qualche affaruccio poco lecito, che per ben cominciare la giornata si concede quella cannetta sacrosanta e benedetta, che non può resistere alle movenze sensuali del gentil sesso e che, infine, non ha scrupoli né con i buoni né i con i cattivi a cui riserva imparzialmente i suoi modi burberi e rozzi ed il suo carattere ironico e strafottente. Un personaggio, dunque, che dovrebbe risultare odioso ma che invece affascina e si fa amare dal pubblico.
Per soddisfare la nostra curiosità Sellerio riunisce in questo volume i racconti pubblicati in passato (dalla medesima casa editrice) che hanno reso celebre il commissario; una raccolta che permette altresì di ricostruire la figura di Schiavone. Le vicende sono pertanto ambientate a Roma, Rocco, ne combina una dietro l’altra e poco importa se i risultati dei suoi casi sono ineccepibili e magistralmente risolti, il comando ha deciso per il suo trasferimento, di conseguenza nelle storie riportate lo troviamo in attesa di questo forzato trasloco, in una fase in cui è consapevole di dover dire addio alla città tanto amata, ai luoghi familiari, agli amici ed ai colleghi, e dove soltanto la destinazione è ignota.
Pagina dopo pagina abbiamo modo di osservare del lato malinconico e pessimistico del funzionario che cade sempre più nella morsa del suo passato. In ciascun episodio viene messo in risalto un corollario diverso dell’agente, viene evidenziato il suo acume nella risoluzione del crimine commesso senza mai renderlo un supereroe bensì mostrandolo per quello che è, un uomo concreto che grazie al suo intuito, al suo cinismo, alla sua perspicacia è in grado di riconoscere (e distinguere) un colpevole da un innocente e viceversa.
Le cinque indagini sono altresì caratterizzate da un linguaggio diretto, scorrevole, con quel giusto quantitativo di romanesco necessario a rendere credibili e veritieri i fatti. Chi legge si immagina senza difficoltà nel commissariato o con la squadra a svolgere le varie inchieste talché la lettura si rende non solo agevole e rapida ma anche particolarmente piacevole. Un personaggio che, anche in questo prequel, risulta essere ben costruito nonché capace di catturare il lettore regalandogli ore liete. Si ultima in un giorno e mezzo al massimo, ma con soddisfazione.