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Titolo originale: Milada
Paese: Repubblica Ceca, USA
Anno: 2017
Durata: 124 minuti
Genere: Drammatico



Soggetto: David Mrnka, Martin Dolendky
Sceneggiatura: David Mrnka, Robert J. Conant, Robert Gant
Fotografia: Martin Strba
Montaggio: Olina Kaufmanová
Musiche: Ales Brezina
Scenografia: Milan Býcek
Costumi: Simona Rybáková
Trucco: Andrea McDonald
Effetti speciali: Michal Turner
Produttore: Robert Gant, Kristina Hejduková, Pavel Muller, Ayelet Zurer
Produzione: Loaded Vision Entertainment
Distribuzione: Netflix
Data di uscita: 15/01/2018









La storia di Milada Horakova, membro del movimento clandestino di resistenza che durante la Seconda guerra mondiale lotta per la libertà del suo Paese a discapito anche della propria.







Il film racconta la storia di Milada Horakova, vittima del comunismo, evidenziando la sua ferma posizione prima contro il nazismo e poi contro il comunismo che ha preso il potere dopo la seconda guerra mondiale.
La realizzazione è stata ampiamente finanziata da Netflix e si avvale di un cast internazionale. E' l'attrice israeliana Ayelet Zurer a interpretare Milada Horáková, con cui ha veramente una buona somiglianza.
Tra gli attori cechi, Vladimír Javorský ha un ruolo sostanziale come Alois Schmidt, alleato di Horáková.
Aňa Geislerová interpreta il pubblico ministero durante il processo di dimostrazione, Ludmila Brožová-Polednová. È un ruolo importante, ma non molto grande. Ivana Chýlková si presenta come giornalista e successivamente come prigioniera.
Il film cerca di non spiegare troppo gli eventi. Le persone che non conoscono troppo bene l'ascesa del comunismo in Cecoslovacchia potrebbero porsi domande su chi siano alcuni dei personaggi, ma i tratti generali di ciò che è successo dovrebbero essere chiari.
Il processo in sé, evento più conosciuto in genere del personaggio "Milada", è in realtà solo  una piccola parte del film.
Il film è stato girato in inglese, ma la maggior parte delle proiezioni a Praga sono in versione in lingua ceca, anche se è possibile trovare alcune proiezioni in inglese.
Nella versione inglese, alcuni degli attori non-cechi lottano con l'accento, non riuscendo a ottenerlo. Ma è una piccola distrazione.
L'attenzione al dettaglio del periodo è buona, con costumi e oggetti di scena che corrispondono a ciò che si può vedere nelle foto dell'epoca. Vengono utilizzati alcuni luoghi autentici come l'aula reale e l'esterno della prigione di Pankrác.
Sono stati utilizzati anche alcuni filmati storici, che sono stati colorati. Gli attori del film vengono a volte aggiunti nelle scene.
Milada costruisce un bel po 'di suspense e tensione. La storia si adatta anche ai fatti, senza diventare troppo melodrammatica. Le scene dell'interrogatorio e della prigionia sono attenuate, rispetto a molti film in cui vengono riprodotte a valori shock.
Milada è un po 'più avvincente nella sua storia, poiché c'è un arco drammatico più forte.
In generale il lavoro degli sceneggiatori e del Regista è stato buono, anche se non privo di pecche. Per il lavoro di Regia ad esempio le transizioni abusate tra scene utilizzando "giornali rotanti" e "dissolvenza" in stile anni 30/40 usate troppo e in alcuni casi fuori luogo. Per la sceneggiatura una maggiore introduzione ad alcuni personaggi importanti: Jan Masaryk, figlio del padre fondatore della Cecoslovacchia, Alois Schmidt, che sembra essere un collaboratore di Horáková, all'enorme procuratore statale Ludmila Brožová-Polednová, al primo ministro comico Klement Gottwald. descritti in modo così superficiale che chi non conosce i fatti lotterà per capire il loro ruolo negli eventi.
Nell'insieme direi un film da vedere.