Titolo originale: Il racconto dei racconti
Paese: Italia, Francia, Regno UNito
Anno: 2015
Durata: 125 minuti
Genere: Fantasy, Drammatico
Soggetto: Adattamento cinematografico della raccolta di fiabe "Lo cunto de li cunti" di Giambattista Basile
Sceneggiatura: Matteo Garrone, Edoardo Albinati, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso
Fotografia: Peter Suschitzky
Montaggio: Marco Spoletini
Musiche: Alexandre Desplat
Scenografia: Dimitri Capuani
Costumi: Massimo Cantini Parrini
Trucco: Ivan Bejarano, Valter Casotto, Ilaria D'Amico, Luigi D'Andrea, Andrea Eusebi e altri
Effetti speciali Nolwenn Caro, Daniel Carrasco, Silvia Chicoli, Leonardo Cruciano, Luigi D'Andrea
Produttore: Matteo Garrone, Justin Kelly, Alainée Kent, Anne Labadie, Jean Labadie, Jeremy Thomas, Andrea Zos
Produzione: Archimede, Le Pacte, Rai Cinema, HanWay Films, New Sparta Films, Recorded Picture Company
Distribuzione: 01 Distribution, Rai Cinema
Data di uscita: 14 Maggio 2015 (al cinema)
C'era una volta un regno… anzi tre regni vicini e senza tempo, dove vivevano, nei loro castelli, re e regine, principi e principesse. Un re libertino e dissoluto. Una principessa data in sposa ad un orribile orco. Una regina ossessionata dal desiderio di un figlio. Accanto a loro maghi, streghe e terribili mostri, saltimbanchi, cortigiani e vecchie lavandaie sono gli eroi di questa libera interpretazione delle celebri fiabe di Giambattista Basile.
La Regina di Selvascura è disperata perché non riesce ad avere un figlio, e a nulla valgono i tentativi del Re di distrarla, invitando a corte artisti di strada e circensi. Una notte, un negromante suggerisce loro una soluzione assai rischiosa: mangiando il cuore di un drago marino, cucinato da una vergine, finalmente la Regina resterà incinta...
Sempre alla ricerca di nuovi piaceri, il Re di Roccaforte ode una voce deliziosa provenire da una misera casetta sotto le mura del castello e, immaginando non possa appartenere che a una bellissima giovane, subito si invaghisce: invoca la fanciulla, le chiede invano di mostrarsi, le invia un regalo prezioso, convinto di ottenere presto i suoi favori...
Un giorno il Re di Altomonte cattura una pulce e ne fa in segreto il proprio animale domestico: ci gioca, le parla, la vede crescere a dismisura, nutrita a sangue e bistecche fino a raggiungere le dimensioni di un maiale. Alla morte dell'enorme insetto, il Re, addolorato, lo fa scuoiare. Ha un'idea: concederà la mano di sua figlia Viola, che scalpita per lasciare il castello, a chi saprà riconoscere a quale animale appartenga quella pelle...
I pretendenti, uno dopo l'altro, falliscono tutti . Tranne un orco dotato di un fiuto infallibile.
Boccaccio incontra Tolkien in questa splendida e ricca trasposizione cinematografica de "Lo cunto de li cunti", raccolta di racconti scritti da Giambattista Basile nel '600, nota anche come Pentamerone.
Progetto rischioso perché indissolubilmente legato all'idea di un genere, il fantasy, mai battuto in Italia, Il racconto dei racconti è in realtà, dietro il respiro internazionale del cast e lo sfarzo produttivo che lo incorniciano, non solo un'opera assolutamente in linea con il sentiero artistico percorso da Matteo Garrone fino ad ora, ma anzi, in qualche modo, ne rappresenta la summa concettuale.
Tutto il pessimismo e le ossessioni disseminate dall'autore nei suoi precedenti film trovano qui la loro perfetta collocazione, estremizzate dalle possibilità che il genere offre in termini di forzatura dei limiti imposti dal reale.
L'immaginario rappresentato è da subito austero e parla di morte, fin dal bellissimo piano sequenza iniziale che ci introduce nel castello di Selvascura con l'incedere lento di chi non è neanche troppo sicuro di voler davvero entrare.
All'interno un gruppo di saltimbanchi - tra cui spicca l'onnipresente Alba Rohrwacher, qui in un ruolo minore - cerca invano di divertire una regina inconsolabile nel suo desiderio frustrato di maternità.
Ecco quindi che il film si disvela allo spettatore già in un'unica scena in cui Garrone sembra avvertirlo che lo spettacolo, seppure costruito attorno all'esteticamente bello, non sarà affatto un piacevole intrattenimento, o almeno non solo.
Qui tutto riporta al concetto di corpo e alla sua inadeguatezza, topoi sia de L'imbalsamatore sia dell'eccezionale Primo amore (e, per molti versi, anche dell'esordio di Garrone, Terra di mezzo) che nemmeno la magia di un negromante o di una strega riescono a superare.
Corpi sgraziati come quello dell'orco, fortemente connotati come i figli, entrambi albini, nati dal cuore del drago marino o semplicemente avviliti dai segni dell'età.
Opera interamente virata al femminile in cui il maschio appare come poco più che un semplice strumento che permette alle donne di raggiungere uno scopo (la morte di John C.Reilly durante la cattura del drago marino e l'indifferenza di Salma Hayek di fronte al suo corpo esanime, in questo senso, sono piuttosto esemplificative) Il racconto dei racconti utilizza la fiaba per raccontare cose molto poco fiabesche come la solitudine, l'incontrovertibile trasformazione della carne e il prezzo che ogni inganno, prima o poi, porta a pagare.
Lo stile visivo, inizialmente felliniano in maniera quasi forzata, si fa via via più austero fino a diventare mortifero e lambire territori più cari a Kubrick, con un rimando piuttosto palese a Shining nella bellissima scena in cui vediamo la Regina inseguire suo figlio, in un misto di atmosfere giocosa e ansiogena, all'interno di un labirinto di pietra.
L'utilizzo sobrio di effettistica digitale, l'apporto musicale sontuoso ma mai invasivo di Alexandre Desplat e le ambientazioni in location esistenti piuttosto che ricreate in studio, contribuiscono a ridurre al minimo sindacale il rischio di eccedere in atmosfere sognanti (non siamo insomma dalle parti di Terry Gilliam) e a mantenere tutto su un piano di inquietante realtà.
C'è un respiro cinematografico altissimo ne Il racconto dei racconti e la composizione di ogni singola inquadratura, fortemente debitrice di certa pittura barocca, è impeccabile.
Garrone riesce però a non cadere mai nella grandeur di chi vuole strafare e lavorando sul perturbante - mutuando suggestioni anche dall'horror gotico, l'autore dimostra una notevole dimestichezza con i generi - trova la sintesi perfetta tra cinema d'autore e kolossal.
Si respira soprattutto un'infinita passione per il cinema ed è quella stessa passione che spinge a soprassedere volentieri anche su una parte centrale un po' farraginosa, che rallenta il ritmo del racconto fino a rischiare di stemperare una tensione fino a quel momento crescente.
Piuttosto a fine visione è chiara la sensazione di aver appena assistito a qualcosa di importante, anzi di importantissimo.
Qualcosa di cui si continuerà a parlare per parecchi anni.
Code:
Generale
Nome completo : Il.Racconto.Dei.Racconti.Tale.Of.Tales.2015.ITALiAN.AC3.DVDRip.XviD-RDF[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,84 GiB
Durata : 2o 8min
Bitrate totale : 2.055 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2540/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced
[email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (MPEG)
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 2o 8min
Bitrate : 1.598 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 25,000 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.292
Dimensione della traccia : 1,43 GiB (78%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Estensione modo : CM (complete main)
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 2o 8min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 448 Kbps
Canali : 6 canali
Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE
Sampling rate : 48,0 KHz
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 411MiB (22%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 40 ms (1,00 frame)
Intervallo pre caricamento : 500 ms