Titolo originale: Saul fia
Paese: Ungheria
Anno: 2015
Durata: 107 minuti
Genere: Drammatico
Sceneggiatura: László Nemes, Clara Royer
Fotografia: Mátyás Erdély
Montaggio: Matthieu Taponier
Musiche: László Melis
Scenografia: László Rajk
Costumi: Edit Szücs
Trucco: Liliána Berkeczi, Viktória Csatári, Edit Czinege, Erzsébet Forgács, Szandra Gerö e altri
Effetti speciali: Gergely Csóri, Attila Erczkovi, Gyula Krasnyánszky, Norbert Orosz, Barnabás Princz, Szabolcs Princz, Attila Vásári
Produttore: Gábor Rajna, Gábor Sipos, Robert Vamos
Produzione: Laokoon Filmgroup, Hungarian National Film Fund
Distribuzione: Teodora Film
Sito ufficiale: www.laokoonfilm.com/movies/...
Data di uscita:07 Marzo 2016 (al cinema)
Saul Ausländer (Géza Röhrig) fa parte dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga.
I Sondekommando erano gruppi di prigionieri che, nei campi di sterminio, erano obbligati a collaborare con i nazisti e le SS nei loro perversi disegni. Come ci spiega la didascalia che apre Son of Saul, esordio dell’ungherese László Nemes, già assistente di Bela Tarr, questi gruppi erano formati perlopiù da ebrei di robusta costituzione, destinati a lavorare intensamente all'eliminazione di altri ebrei per pochi mesi prima di essere eliminati a loro volta.
Dopo queste poche, essenziali coordinate, il film di Nemes si apre sul volto del protagonista, il Saul del titolo, che in breve capiamo essere uno dei Sonderkommando, impegnato come gli altri nelle operazioni che devono condurre centinaia di ebrei appena arrivati al campo nelle docce. Nemes ce lo racconta in primo piano, di volto o di nuca, tenendo il diaframma chiuso per rendere confuso e indistinto quel che avviene attorno a lui, con un piano sequenza che restituisce la concitazione aberrante di quella situazione e chiuso in un claustrofobico formato in 4:3; e così ce lo racconterà per tutta l'ora e 47 minuti di Son of Saul, racconto in tempo quasi reale di un orrore che pervade e di un angoscia che non lascia scampo, lontanissimo dalla retorica del dolore della maggior parte del cinema che ha raccontato lo sterminio degli ebrei e i campi di concentramento.
Non c'è tempo per il dolore, in Son of Saul. E l'orrore non è tanto quello delle aberrazioni che avvengono attorno al protagonista, quanto quello di una realtà infernale, dove si corre senza avere via di scampo, dove la sopravvivenza è mero gesto abitudinario e istintuale, poiché la vita, oramai, è da un altra parte. La vita è oramai un'illusione, un miraggio, come forse quello di Saul, che crede di vedere nel ragazzino sopravvissuto al gas (e prontamente soffocato manualmente da un medico nazista) un figlio che forse non ha mai avuto, o forse sì: poco importa. Perché quello che importa è che da quando quel ragazzo sopravvissuto per morire capita sotto gli occhi dell'uomo, questi si attiva mettendo a rischio la sua vita e quella dei suoi compagni per trafugarne il cadavere, cercare di dargli sepoltura, trovare un rabbino che ne celebri il funerale.
Comincia così la corsa senza fiato di Son of Saul, che segue il suo protagonista e noi con lui. Saul cerca di portare a termine il suo piano, con disperata determinazione, silenziosa e testarda, ma per farlo deve fare lo slalom tra gli orrori del campo che noi percepiamo in maniera ancora più terribile sullo sfondo: tra i corpi nudi a terra, le pile di abiti, il saccheggio dei beni, i depositi di valige, i forni crematori, i cumuli di ceneri da smaltire, i kapò, i nuovi arrivi di deportati, i colpi alla testa, le fosse comuni, i ricatti tra prigionieri, le gerarchie, i piani segreti di rivolta, le piccole e grandi corruzioni degli altri e delle anime.
Corre, Saul, senza respiro, perché solo i vivi respirano, e lui in fondo non lo è; sfiorando a più riprese quella morte alla quale comunque è destinato e che sta già vivendo nell'inferno del presente. "Deludi i vivi per dare la precedenza ai morti," gli dice un altro prigioniero: ma resta da vedere chi è davvero vivo, e chi è già morto.
Corre, Saul. Si affanna, si arrangia, si barcamena, testardo: nell'illusione che dare sepoltura a quel ragazzo (a un ragazzo) possa essere un sollievo, una salvezza, il recupero di un'umanità abbrutita e umiliata, bruciata e dispersa. E noi corriamo con lui, storditi dal susseguirsi degli eventi e dal girone infernale senza fine che abita.
E sorride una volta sola, alla fine della corsa, di fronte alla sublimazione improvvisa e inaspettata dei suoi fantasmi, all'imminenza di una morte che è l'unica consolazione possibile di fronte a tanto orrore.
Code:
Generale
Nome completo : Il.Figlio.Di.Saul.2015.iTALiAN.MD.BDRip.XviD-RACE[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,38 GiB
Durata : 1o 47min
Bitrate totale : 1.837 Kbps
Compressore : VirtualDub build 35491/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced
[email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (MPEG)
Modo muxing : Packet Bitstream
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1o 47min
Bitrate : 1.704 Kbps
Larghezza : 544 pixel
Altezza : 400 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 4:3
Frame rate : 23,976 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.327
Dimensione della traccia : 1,28 GiB (93%)
Compressore : XviD 67
Audio
ID : 1
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
Estensione modo : MS Stereo
ID codec : 55
ID codec/Suggerimento : MP3
Durata : 1o 43min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 128 Kbps
Canali : 2 canali
Frequenza campionamento : 48,0 KHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 94,5MiB (7%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 43 ms (1,04 frame)
Intervallo pre caricamento : 500 ms
Compressore : LAME3.99r
Impostazioni compressione : -m j -V 4 -q 3 -lowpass 17 -b 128