L’odore della notte
di Andrea Camilleri
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• Titolo: L’odore della notte
• Autore: Camilleri Andrea
• Editore: Sellerio Editore-Palermo
• Collana: La memoria
• Data di Pubblicazione: 2001
• Genere: Romanzo
• Sottogenere: Giallo
L'odore della notte è un romanzo di Andrea Camilleri pubblicato dall'editore Sellerio nel 2001.
Ancora una volta Camilleri dà fondamento reale alle sue storie ispirandosi qui, come scrive in una nota al termine del romanzo, ad un fatto di cronaca oggetto di un articolo redatto dal suo amico Francesco, "Ciccio", La Licata.
Il tragico e suggestivo finale riprende altresì l'atmosfera decadente del racconto di William Faulkner intitolato Omaggio ad Emilia.
Dall'opera è stato tratto uno sceneggiato televisivo con l’attore Luca Zingaretti nella parte del commissario Montalbano.
Il fascino del personaggio Montalbano:
Eppure, il fascino di Montalbano sta in ciò che il personaggio non ha: né straordinariamente bello né eccezionalmente coraggioso o intelligente, ha però la "forza dei sentimenti", è capace cioè di affrontare ostacoli e incertezze quotidiane in modo pratico, "meticoloso, umano, etico" ci dicono Scarpetti e Strano. Le frequenti incursioni nel privato ne arricchiscono "il carattere", gli conferiscono un'anima - a tratti "politically uncorrect" - decisamente lontana dal prototipo dell'eroe rassicurante della fiction all'italiana. L'unica vera differenza tra il personaggio letterario e quello tv è che Zingaretti incarna un Montalbano più giovane, più prestante ed energico.
Su Vigata e dintorni si è abbattuto un tifone che ha spazzato via un mucchio di soldi. È la solita storia del finanziere truffatore che attirando gli ingenui in un primo momento con la corresponsione di alti interessi, poi si dà alla fuga con il malloppo.
Nelle indagini che Montalbano svolgerà incontrerà i piu svariati personaggi vittime del truffatore mago della finanza che ha agito su vasta scala.
Una sola persona in tutto il paese continua ad avere fiducia nel ragioniere Emanuele Gargano, che ora probabilmente sta prendendo il sole su spiagge esotiche, ed è la sua affezionatissima, anzi innamorata persa, segretaria, la signorina Cosentino, donna rimasta sola dopo la morte del carissimo padre, molto bisognosa d'affetto, che crede ancora nell'onestà del suo direttore e che ne aspetta fedelmente, giorno dopo giorno, il ritorno, ostinandosi a tenere a sue spese aperto l'ufficio ed esponendosi ai violenti reclami dei truffati.
Ma insieme a Gargano è sparito dalla circolazione anche il suo factotum Giacomo Pellegrino che condivideva con il suo capo affari di denaro e di "cuore" ma che non aveva alcun motivo di fuggire e che anzi si stava costruendo una villa in campagna. Una villa che il commissario Montalbano conosce bene perché quando è andato per salutare il suo amico, il grande e antico aulivo saraceno, l'ha trovato abbattuto e fatto a pezzi proprio per fare spazio alla nuova costruzione. Montalbano vendicherà la morte del suo amico spaccando i vetri della villa e tutte le otto statuette di Biancaneve e i sette nani che campeggiavano nel giardino.
Alcuni, come il dottor Guarmotta, incaricato ufficialmente delle indagini, credono che nelle sparizioni c'entri la mafia forse vittima anch'essa della truffa ma il commissario Montalbano non la pensa così.
Le sue indagini, non autorizzate dal signori equestore, come dice Catarella, l'ineffabile telefonista del commissariato, sono complicate dalle visite a casa del suo vice e scanzonato amico Mimì Augello che ama troppo le donne per sposarsele ma che ora, caduto nella rete, è afflitto dalla paura del matrimonio con Beba - una giovane donna che gli ha fatto conoscere proprio Montalbano [1] - dalla venuta a Marinella della pluriennale fidanzata, destinata a rimaner tale, Livia, che gli chiederà conto di un suo regalo: un costoso pullover che il commissario ha irrimediabilmente rovinato e disperatamente cercato di nascondere, ma soprattutto dalla sensazione che inutilmente egli cerca di scacciare, quella di essere giunto ad una svolta della sua vita: l'inizio della vecchiaia.
Il pullover regalatogli da Livia, irrimediabilmente rovinato; il grande "aulivo" saraceno, fedele confidente, barbaramente abbattuto; tanti piccoli segnali della vecchiaia che si avvicina: questa nuova avventura non incomincia sotto i migliori auspici per il commissario Montalbano, impegnato a fare chiarezza in un intricatissimo caso che non è nemmeno di sua competenza; un caso a cui lo chiamano strane coincidenze e personaggi che riaffiorano prepotentemente dal passato.
Ispirata a un reale fatto di cronaca, ambientato in Sicilia e raccontato da un articolo del giornalista Francesco La Licata, la vicenda ruota attorno alla misteriosa sparizione di un sedicente promotore finanziario e del suo aiutante: a Vigàta tutti credono che se la spassi all'estero con i soldi sottratti agli incauti risparmiatori o che sia stato eliminato da qualche mafioso vittima dei suoi raggiri. Ma la realtà e ben diversa e più dolorosa: Montalbano la svelerà indagando tra le quinte, senza mai uscire alla scoperto e solo grazie alla sua incredibile capacità di leggere nel cuore dei fatti e delle persone.
Popolato da una galleria di personaggi indimenticabili, vecchi e nuovi, L'odore della notte fonde trama coinvolgente e approfondimento psicologico, senza rinunciare a sottili e ironici richiami alla realtà contemporanea e a suggestioni letterarie. Particolarmente coraggiosa e innovativa è la soluzione finale, che fa rivivere al famoso commissario un racconto di Faulkner, regalando al romanzo una dimensione surreale di sorprendente intensità.
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