Titolo Album: Ghost stories
Artista: Coldplay
Data di pubblicazione: 16/05/2014
Durata: 42 minuti e 37 secondi
Genere: Alternative, Rock
Dischi: 1
Tracce: 9
Produttore: Coldplay, Paul Epworth, Daniel Green, Rik Simpson, Jon Hopkins, Tim Bergling
Etichetta: Parlophone Records Limited, a Warner Music Group Company
01 - Always In My Head 03:36
02 - Magic 04:45
03 - Ink 03:48
04 - True Love 04:05
05 - Midnight 04:54
06 - Another's Arms 03:54
07 - Oceans 05:21
08 - A Sky Full of Stars 04:28
09 - O (Hidden Track) 07:46
I Coldplay nascono dall’incontro tra Chris Martin (voce/chitarra acustica/piano), Guy Berryman (basso), Jonny Buckland (chitarra elettrica) e Will Champion (batteria), tutti studenti all’University College di Londra. Il loro primo Ep che i quattro si autofinanziano, “Safety”, viene distribuito in 500 copie. Nel 1999 l’Ep “Brothers & Sisters” esce per l’etichetta Fierce Panda e porta i Coldplay alla firma del contratto con la Parlophone e alla registrazione di un nuovo Ep, “Blue room”, grazie al quale il nome della band inizia a circolare negli ambienti del pop indipendente. Due dei brani di “Blue room” entreranno poi a far parte della scaletta dell’album di debutto dei Coldplay, l’acclamato PARACHUTES.
Dopo un lungo tour, e una altrettanto lunga lavorazione, il gruppo torna in pista alla fine dell'estate del 2002 con il secondo lavoro, A RUSH OF BLOOD TO THE HEAD, contenente i singoli “In my place”, “Clocks” e “The Scientist” e premiato con un Grammy. Segue un lungo tour, da cui nell'autunno dell'anno successivo viene estratto LIVE 2003 (DVD e CD audio). Chris Martin, nel frattempo, è diventato una star mediatica, avendo sposato l'attrice Gwyneth Paltrow, da cui ha avuto due figli.
Il nuovo disco di inediti della band, X&Y, arriva solo nel giugno 2005, dopo che band ha scartato le prime incisioni, registrando il disco da capo. A fine 2007, la band annuncia il titolo del nuovo disco, con cui è al lavoro con Brian Eno: PROSPEKT dovrebbe uscire in un momento ancora non precisato del 2008. Il titolo si rivela poi sbagliato: VIVA LA VIDA OR DEATH AND ALL HIS FRIENDS (oltre 10 milioni di copie vendute) esce alla fine a ridosso dell'estate 2008, seguito da un tour mondiale e da un EP a fine anno intitolato, quello sì, PROSPEKTS MARCH. Dopo la pubblicazione in download gratuito del live LEFTRIGHTLEFTRIGHTLEFT e mentre è in preparazione il quinto album in collaborazione con Brian Eno, a Natale del 2010 esce il singolo natalizio “Christmas lights”, accolto molto bene dalla critica.
Dal nuovo lavoro, MYLO XYLOTO, esce il singolo “Every teardrop is a waterfall”. A distanza di qualche giorno, il gruppo esegue al festival tedesco Rock Am Rock Am Ring quattro nuove canzoni: "Hurts like heaven", "Major minus", "Us against the world" e "Cartoon hearts". MYLO XYLOTO viene pubblicato nell’ottobre 2011. Nel novembre 2012, in contemporanea all'uscita di LIVE 2012, Chris Martin lascia intendere che la band si prenderà una lunga pausa che viene rotta nel 2014 con la pubblicazione in maggio del sesto album GHOST STORIES.
Discografia essenziale:
2000 - Parachutes
2002 - A rush of blood to the head
2003 - Live 2003
2005 - X&Y
2008 - Viva la vida or death and all his friends
2008 - Prospekts march
2009 - Leftrightleftrightleft
2011 - Mylo xyloto
2012 - Live 2012
2014 - Ghost stories
Sito ufficiale dei Coldplay: [url=http://www.coldplay.com/[/url]
Fa un certo effetto solo a dirlo, ma “Ghost stories” è solo il sesto disco dei Coldplay . Sembra siano in giro da sempre, non solo dagli anni zero. Un effetto derivato dalla densità della loro storia: piena di ottimi dischi, scelte musicali discutibili, di grandi canzoni e mega-hit (che spesso non coincidono) e fattori extra-musicali. Hanno colmato un vuoto - quello del gruppo epico - che gli U2, persi nella loro grandeur, non sembravano più in grado di riempire. Sono sempre stati un po’ dei giovani vecchi, i Coldplay, erano già "classici" fin dall'inizio.
“Ghost stories” arriva all’indomani di un fattore extra-musicale: la separazione tra Chris Martin e Gwyneth Paltrow, comunicata con il giusto anticipo per non fare troppo ombra all’uscita dell’album ma ancora abbastanza recente da scatenare una caccia ai riferimenti nel disco - e chi vorrà ne troverà a bizzeffe, così come tanti sono i virgolettati di Martin che giocano sul “dico-non dico”, anzi “ne parlo ma non ne parlo”. A partire dal titolo, che fa riferimento ai fantasmi del passato. Volenti o nolenti, la vita privata di Martin è uno dei fattori che hanno reso i Coldplay delle star.
Ma non è tutto qui, e non è questo ciò che rende interessante “Ghost stories”. L’album arriva a due anni e mezzo da “Mylo xyloto” - l’album più pop della band, tanti (troppi?) colori messi assieme, come nella copertina. “Ghost stories” si allontana fin proprio dalla copertina, dai colori tenui, notturni (Opera di Mila Fürstová’: nello streaming su iTunes è trasformata in un bel video animato con la regia di Alasdair + Jock della Trunk Animation).
“Ghost stories”, in sostanza, è un album minimalista, per quanto minimalisti possono essere i Coldplay. Ha una produzione decisamente più omogenea di “Mylo Xyloto” - opera in gran parte di Paul Epworth. Anzi è probabilmente il disco più omogeneo della produzione recente della band, forse più pure di “Viva la vida”. Lo si capisce fin dalle prime note di “Always in my head”, cori angelici su cui parte un beat e una chitarra appena accennata - e così via fino alla chiusura per piano, voce (ed effetti “ambient”) di “O”. Per dire, in “True love” c’è pure Timbaland, un produttore che solitamente non si fa notare per minimalismo o per understatement e per fortuna quasi non si sente, se non per un beat che colora la canzone.
Una delle chiavi di lettura della musica di questo periodo è la trasformazione dell’indie nel nuovo mainstream e del pop nel nuovo indie, con un’inversione di ruoli tra ciò che è di nicchia/cool e ciò che è popolare (e inevitabilmente un po’ meno cool): cantanti pop adorati e pompati da pochi “eletti” e band indie che sono fenomeni di massa - con conseguente snaturamento delle etichette originarie.
I Coldplay sono bravi a giocare su questo confine, pescando da entrambi i lati, correndo sul filo di pop e indie. Saccheggiando ora l’indie-mainstream (il vocoder di “Midnight” che richiama apertamente Bon Iver), ora dando una dimensione indie al pop più pop che c’è - i tastieroni EDM di Avicii in “A sky full of stars”, minimizzati con chitarrine, piano, pieni e vuoti che si riempiono e si svuotano. “A sky full of stars” è il pezzone che mancava a “Milo Xyloto”.
A voler ben vedere, i Coldplay arrivano in ritardo su tutti questi suoni, è vero: sia Bon Iver che la EDM non sono certo più avanguardie. Ma i Coldplay non sono mai stati dei grandi innovatori. Semmai, degli ottimi artigiani della canzone e dei suoni, con un’identità sonora forte e riconoscibile. Tutto confermato in “Ghost stories”: alla fine, è un ottimo disco. Tipicamente Coldplay ma anche un po’ diverso dal passato recente.
Rockol.it
Code:
Generale
Nome completo : Coldplay - Ghost stories (2014)[MT]\01 - Always in my head.mp3
Formato : MPEG Audio
Dimensione : 6,91MiB
Durata : 3min 36s
Modo bitrate generale : Variabile
Bitrate totale : 268 Kbps
Album : Ghost Stories
Traccia : Always in my head
Traccia/Posizione : 01
Esecutore : Coldplay
Pubblicato da : Parlophone Label Group (Plg) (Warner)
Genere : Alternative, Rock
Data registrazione : 2014
Compressore : LAME3.99r
Audio
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
Durata : 3min 36s
Modalità bitrate : Variabile
Bitrate : 268 Kbps
Bitrate minimo : 32,0 Kbps
Canali : 2 canali
Sampling rate : 44,1 KHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 6,91MiB (100%)
Compressore : LAME3.99r
Impostazioni compressione : -m j -V 0 -q 0 -lowpass 22.1 --vbr-new -b 32