[size=14pt]Marih c'è impazzito a farlo, sono 1344 pagine
prego a tutti di conservarlo com'è e non snaturarlo in pdf ecc.[/size]
[size=18pt]BONE
L'INTEGRALE [/size]
Ecco “Bone”: una delle serie americane più interessanti e valide degli anni ‘90!
L’opera prima dell’americano Jeff Smith che ne cura personalmente testi e disegni oltre che il lato editoriale, e per fare questo ha fondato la casa editrice Cartoon Books (che pubblica solo “Bone”).
In USA il successo della serie è stato crescente, applaudito dal pubblico e dalla critica “Bone” è passato dalle mille copie del n.1 alle sessantamila degli ultimi episodi.
Un successo notevole, se si pensa all’attuale stato di crisi del mercato americano.
Un successo che si è concretizzato nei tanti riconoscimenti ottenuti da questa opera, infatti Jeff Smith si è aggiudicato: nel 1993 tre “Eisner Award”, nel 1994 tre “Harvey Award”, e il “Genie Award”, nel 1996 il premio “Alfred” ad Angouleme (Francia), per il miglior autore straniero; in Italia ha ricevuto il premio “Fumo di China” nel 1996 e il premio Lucca nel 1997.
Protagonisti sono i cugini Bone, tre candidi esseri 'a tutto tondo' ('Bone' vuol dire 'osso', ma anche 'liscio', 'levigato'): Fone Bone, buono e saggio; Smiley Bone, smilzo e tonto; Phoney Bone, avido e imbroglione.
Cacciati da Boneville, la loro città di origine, si ritrovano in una valle misteriosa abitata sia da umani che da creature fantastiche e terrificanti, e vanno incontro a tante avventure in un crescendo di emozioni e suspense.
L'originalità di questo fumetto sta nel mischiare abilmente diversi generi quali l'umoristico, il fantasy e l'horror, e nell'accostamento di personaggi nettamente cartonistici come i Bone ad esseri umani realistici quali la bella Thorn (di cui Fone Bone s'innamora), sua nonna Rose Ben e il burbero Lucius Down.
Inoltre, trattandosi di una saga a puntate e non di storie autoconclusive, l'autore distribuisce in ogni episodio alcuni piccoli indizi, le minuscole tessere di un grande mosaico che il lettore scopre poco a poco, e che si rivelerà del tutto negli ultimi episodi.
Jeff Smith ha infatti organizzato questa saga in una trilogia di 18 episodi ciascuna, conclusasi col numero 55 dell'edizione in formato comic book statunitense.
Fra gli animali protagonisti spiccano: Ted, una cimice spigliata e chiacchierona; la famiglia di Opossum che aiuta Fone Bone a svernare (un omaggio dell'autore al Pogo di Walt Kelly, di cui Fone Bone è una diretta derivazione); il grande Drago Rosso, enigmatico guardiano di una parte della valle e 'angelo custode' di Fone Bone quando è in pericolo; Rock Jaw, un gigantesco leone di montagna; e infine loro, i Rattodonti: creature simili a gigantesche pantegane, feroci quanto stupidi, capeggiati da un essere mostruoso di nome Kingdok
In Italia le edizioni Macchia Nera hanno pubblicato in 17 albi i primi 34 episodi della serie, per poi sospenderli non appena raggiunta la produzione americana.
La Panini sta attualmente pubblicando gli episodi successivi.
In lingua inglese sono disponibili solo i volumi antologici, contenenti anche degli inediti; in USA gli albi regolari sono stati affiancati da serie collaterali, fra cui è bene ricordare almeno "Rose" sul passato di nonna Ben e la divertente "Stupide, stupide code di ratto", su un antenato dei cugini Bone.
[size=14pt]L’Autore[/size]
Jeff Smith, classe 1960 ha l’aspetto del tipico ragazzone americano, nonostante egli sia quasi quarantenne; vive a Columbus, Ohio, ed è sposato con una splendida ragazza nativo-americana di nome Vijaia. Grande fan di “Peanuts”, “Doonesbury” e soprattutto “Pogo”, è stato definito dai giornali specializzati “il cocco dei distributori”, ma in realtà si tratta di una persona dotata di una determinazione veramente rara, infatti tutta la sua vita è stata indirizzata per poter arrivare all’attuale traguardo.
Appassionato di fumetti fin dall’infanzia, Jeff Smith abbozzò la sua saga a circa 5-6 anni, quando egli iniziò a disegnare e creò Bone e i suoi comprimari.
Erano ovviamente i disegni di un bambino, ma egli dimostrava già un notevole talento; in qualche modo il giovane Jeff sapeva che il disegno avrebbe fatto parte della sua vita.
Nel 1978 Jeff si diplomò, ed entrò al “Columbus College of Art and Design”, che frequentò solo per un semestre, il college non era di suo interesse, dal momento che non insegnavano le tecniche del cartooning.
Entrò nel mondo del lavoro facendo varie attività fino al 1982, nel frattempo egli continuava a rielaborare i suoi personaggi e la sua storia.
Nel 1982 decise di frequentare la “Ohio State University” unicamente per la presenza in quel campus del “Lantern” il giornale universitario, un quotidiano con 50.000 copie di tiratura.
Così egli si iscrisse alla facoltà di Belle Arti, e utilizzando un corso supplementare di giornalismo riuscì a farsi assumere nella redazione come disegnatore, presentando una striscia con la sua storia e i suoi personaggi.
Così per quattro anni il “Lantern” pubblicò tutti i giorni una striscia intitolata “Thorn”.
In quel periodo Smith frequentò tutti i corsi che potevano aiutarlo nel suo futuro di fumettista.
Nel 1986 Jeff Smith, ormai laureato fondò assieme ad alcuni amici lo studio di animazione “Characters Builders”, dove rimase fino al 1991.
Nel frattempo egli cercò di vendere “Thorn” a diversi “Syndacates”, ma dato che essi volevano alterarla, snaturandola completamente al di là del suo controllo, egli rifiutò.
Nel 1990 ispirato dal “Cerebus” di Dave Sim egli decise di mettersi in proprio e di auto-pubblicarsi. Purtroppo fu un vero fiasco, il nostro autore sbagliò completamente il momento; infatti all’epoca c’era stato un incredibile crollo di tutto il mercato del fumetto in bianco e nero, e i librai erano molto diffidenti verso tutti i prodotti sconosciuti del genere; per di più quello stesso mese uscì il n.1 di “Spiderman” di Todd McFarlane, e “Bone” finì sepolto dagli altri albi.
Ma i piani di Mr. Smith non prevedevano la resa, egli si ripromise di fare almeno sei numeri, e vendendo la sua quota della “Characters Builders” riuscì a restare a galla.
Dopo circa due anni le cose cominciarono a muoversi e Bone venne notato dalle riviste specializzate, e da allora la crescita è stata costante.
[size=14pt]L’Opera[/size]
“Bone” è una deliziosa saga fantasy che vede protagonisti tre piccole creature: Fone Bone, Smiley Bone, e Phoney Bone, che scacciati dal loro villaggio si ritrovano in un mondo di uomini.
Nel loro viaggio lontano dal loro mondo essi diventano catalizzatori di tutta una serie di eventi in un crescendo continuo, trovandosi così coinvolti nella lotta tra le forze del Bene e le forze del Male; la storia mescola avventura, umorismo e sentimenti con mano felice, dando spazio ora a uno ora ad un altro dei vari co-protagonisti.
Jeff Smith ha creato delle avventure divertenti, ben scritte e ben disegnate, popolate da un cast di personaggi simpatici, nelle quali niente è come sembra.
E’ stato detto molto riguardo ai protagonisti della storia, il referente più evidente almeno a livello visivo sembra “Cerebus” di Dave Sim, ma personalmente i Bone mi ricordano tanto gli Hobbit de “Il Signore degli Anelli”.
[size=14pt]Personaggi[/size]
Boneville
i Bone protagonisti della serie sono tre piccole creature indiscutibilmente non umane dall’aspetto liscio e bianco come un osso (da cui il nome “Bone”: osso, ma anche liscio, levigato); ma ne esistono anche altre, addirittura una intera città, Boneville appunto, dalla quale i nostri personaggi sono stati scacciati, ma Smith ha dichiarato che non la mostrerà mai.
Fone Bone
è il vero protagonista della serie, è onesto, leale, coraggioso e gentile, ha tutte le caratteristiche dell’eroe; sempre occupato a togliere dai guai i suoi cugini, e soprattutto Phoney.
Egli si è preso una bella cotta per Thorn, e adora il romanzo “Moby Dick”.
Smiley Bone
ingenuo e svaporato, si distingue per la sua irrefrenabile e divertente stoltezza; nato per cacciarsi nei guai e uscirne come se niente fosse, Smiley è il perfetto complice di Phoney, essendo capace di accettare con ingenua noncuranza gli inganni escogitati dal cugino.
Phoney Bone
Phoney (lett. Fasullo), diminutivo di Phoncible, è la pecora nera della famiglia, arruffone, bugiardo e intrallazzatore, la sua occupazione favorita è architettare raggiri di “sicuro insuccesso” che portano lo scompiglio ovunque vada, completamente incapace di imparare dai propri errori, la sua capacità di autocritica è assolutamente nulla. Per qualche misterioso motivo Phoney ha destato l’interesse delle forze del Male.
Thorn
è la figura centrale della saga, quella attorno a cui gira tutta la vicenda, Thorn è una giovane ragazza cresciuta tra i monti, allevata in solitudine da Nonna Rose, lei è la prima apparizione umana nella valle per Bone; ma nel passato di Thorn c’è un segreto di cui essa è all’oscuro, un segreto custodito dalla Nonna, una eredita da raccogliere, e una battaglia da combattere contro le “forze del male” ma per lei il passaggio dall’adolescenza all’eta adulta sarà doloroso.